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Livorno, Locatelli: “Offerti 600mila euro a Esciua, nessuno ci ha risposto”. Giovannini: “Ce la metterò tutta per vincere”

Il 22 maggio del 2005 Igor Protti giocava la sua ultima partita con la maglia del Livorno. E lo faceva sul campo dell’Armando Picchi, davanti alla Juventus di Capello, Trezeguet e Del Piero. Diciannove anni dopo, la città vede all’orizzonte il quarto anno di fila da vivere nei dilettanti, con una nuova proprietà che si affaccia sulla costa labronica e, dall’altra parte, Joel Esciua che non sembra intenzionato a cedere l’Unione Sportiva Livorno nonostante il malumore con i tifosi. Ancora una volta il 22 maggio sarà una data storica nel calcio livornese. L’imprenditore Andrea Locatelli è pronto per presentare al teatro Goldoni il suo progetto “Il Livorno siamo noi”, rispondendo a una domanda che ha preso spazio nei pensieri dei livornesi: nascerà una nuova squadra?. Seried24 è sul posto per seguire la conferenza stampa in diretta.

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La conferenza stampa di Locatelli: “Pronti per iniziare un percorso innovativo con il Livorno”. Giovannini: “Se devo aspettare per vincere il quinto campionato di Serie D, aspetterò”

Livorno, teatro Goldoni. Tutto esaurito. Nella piazza esterna si sono ritrovati i tifosi rimasti senza biglietto. In platea tutti aspettando di trovarsi davanti Andrea Locatelli. E mentre Joel Esciua ha pubblicato un comunicato sostenendo di voler portare l’Unione Sportiva Livorno in Serie B nei prossimi quattro anni (leggi qui l’articolo), tutta la città spera di poter vivere un nuovo inizio all’ombra dell’Armando Picchi.

22:23 – Infine, Locatelli ha concluso parlando del marchio Us Livorno 1915: “Il tema è delicato, ma il marchio Us Livorno 1915 deve restare. Questo è fuori discussione, è ciò che vogliamo tutti. Non è un tema nelle nostre mani, riguarda il rapporto tra un club storico come il Magnozzi e l’attuale società (guidata da Esciua, ndr). Quel marchio sicuramente si lega a una società che farà calcio a Livorno con i colori amaranto e sul prato dell’Armando Picchi”. 

22:17 – Così, Giovannini è salito sul palco del Goldoni per salutare il pubblico: “Dietro a questo progetto ci sono personaggi come Lucarelli, Protti, persone che ho incontrato in passato. La chiamata è un motivo di orgoglio. Se tutto dovesse andare in porto, ce la metterò tutta per arrivare primi. Devo ripagare la fiducia di chi mi ha chiamato e prendermi quella dei tifosi. La sensazione di poter lavorare con questo gruppo è positiva. Non dipende da noi, ci sarà da discutere. I tempi sono importanti, ma se c’è da aspettare venti giorni dopo quasi trent’anni in prima fila e vincere il quinto campionato in D, si aspetta. Nel caso avrò solo un contratto di un anno”. 

22:15 – Locatelli ha parlato anche della data di scadenza dell’offerta e dell’accordo con Giovannini: “Chiunque non vuole sbagliare i tempi per evitare di compromettere una stagione vincente. Abbiamo espresso un’offerta che vale fino al 31 maggio. Dobbiamo avere una risposta. Giovannini? La nuova stagione è alle porte, non possiamo rischiare di essere impreparati. In questo senso ho avuto il piacere di conoscere Paolo per spiegarli il progetto. Ha una storia vincente, incoraggiante, mi è piaciuto il fatto che abbia apprezzato molto l’idea. Noi non abbiamo nessuna società, ad oggi, da proporre a Giovannini. Ma lui si è reso disponibile. Non si può rifiutare una piazza come Livorno”.

22:10 – Locatelli è tornato a parlare dell’offerta fatta a Joel Esciua: “La proposta è stata fatta. E’ ferma, credibile, ha un profondo significato. L’offerta di 600mila euro è stata inoltrata e può essere valutata dall’attuale proprietà come un’offerta congrua, oppure può venire rifiutata. Nessuno costringe nessuno. Posso solo dire che si tratta di un’offerta seria fondata su un valore riconosciuto non più tardi di un anno fa, che non si pone la questione di analizzare la crescita o la decrescita del valore societario. Questa è un’offerta, signorile, fatta da parte di persone che amano Livorno”. 

Livorno
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22:00 –  Come si diventa soci? Locatelli ha illustrato tutti i benefit legati all’acquisto di una quota societaria: “Per diventare socio amaranto, stiamo ipotizzando l’impegno una tantum con l’acquisto di una quota al prezzo di 200 euro. Ciò comporta uno sconto nell’acquisto dell’abbonamento. Ci sono altri benefit che stiamo mettendo a fuoco. Il rinnovo anno per anno sarà in forma molto, ma molto inferiore rispetto ai 200 euro. E’ il rinnovo di una quota associativa, che continuerà a dare diritti a una serie di benefit”.

21:56 – Locatelli ha parlato anche degli imprenditori compresi nel 49% delle quote: “Chi sono gli imprenditori? Sono già otto, e c’è la volontà e la possibilità di accoglierne altri otto. Il progetto è partito da poco e si sta evolvendo. Confermo però che c’è un interesse molto significativo. Abbandonare l’ipotesi del singolo proprietario significa favorire la possibilità di sostenere un progetto senza avere le conseguenze che hanno portato ad allontanare certe risorse dal mondo del calcio. Chi decide all’interno della società? Il 51% avrà sei rappresentati all’interno del cda, il 49% ne avrà cinque. Il 51%, quindi, è in grado di avere la maggioranza determinando le grandi scelte”.

21:46 – Durante la conferenza stampa sono stati presi in considerazione i modelli societari legati al Bayer Leverkusen, al St.Pauli e al Saarbrucken, dove i tifosi sono anche dei soci. “Quello che è possibile con il Saarbrucken credo sia realizzabile anche a Livorno. Con il desiderio di far ripartire un meccanismo di entusiasmo. Non sono numeri lontani dalle nostre possibilità. Se ci crediamo, possiamo farlo insieme. Il nostro non è un tema di business, qui non si fanno i soldi. Vogliamo unire una grande passione popolare con la parte delle quote legata al 49%” ha sostenuto Locatelli. Il 51% delle quote proprietarie, quindi, sarebbe in mano a dei tifosi riuniti in un’associazione chiamata “Il Livorno siamo noi”. Il restante 49% delle quote invece resta in mano agli imprenditori.

21:45 –  Locatelli ha parlato del modello con unico presidente alla guida di una società: “Il modello del padrone ha presentato ormai molte criticità. Inoltre tiene lontane molte risorse dal mondo del calcio. Siamo stati i primi in tante cose, purtroppo nel ’73 siamo stati i primi anche a fallire. Credo sia giunto il momento per provare una strada diversa. In questo senso saremmo molto innovativi. La soddisfazione di ciascuno di noi è legata al risultato sportivo, ma è anche legata al sapere che siamo parte di un’iniziativa. Siamo protagonisti delle scelte e delle strategie”.

21:37 – L’imprenditore ha risposto al comunicato di Joel Esciua. L’attuale presidente del Livorno infatti ha sostenuto di non aver ricevuto chiamate. Così, sullo schermo del Goldoni è comparso uno screenshot raffigurante tutte le chiamate senza risposta di Locatelli verso Esciua: “Abbiamo agito sin da subito nella correttezza, i tentativi di contatto ci sono stati e non si sono realizzati. Un’offerta è stata offerta: è ferma, più che dignitosa e signorile. Rispettosa di un benchmark e di un valore dato più di un anno fa. Continueremo a comportarci in maniera corretta”.

21:35 – Locatelli ha proseguito parlando della possibilità della nascita di una nuova squadra: “Non esistono alternative diverse, esiste un solo grande amore nei confronti di una società: l’Unione Sportiva Livorno. Una squadra amaranto che rappresenta tutti noi. Non ci sono piani o strade diverse, come non ci sarà mai la possibilità di mettere questo nostro amore davanti a una possibilità divisoria. Vogliamo realizzare qualcosa di stabile con l’Unione Sportiva Livorno”.

 

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21:30 – Dopo un breve video di presentazione, Andrea Locatelli è salito sul palco del teatro Goldoni. “Per me essere qui è motivo di orgoglio. Non sono nato in questa città ma mi sento un tifoso del Livorno, un livornese. Porto dentro un forte legame con questa città, con la livornesità, con l’attaccamento ai colori amaranto che ho imparato a conoscere anche grazie alla mia famiglia. Mia mamma era la mascotte che sfiorò lo scudetto nel ’43, mia nonna era la cuoca della squadra Livorno è stata innovativa in tante circostanze, anche questa è l’occasione giusta per tornare ad essere primi. Io sono un grande appassionato di calcio, sono stato calciatore nella primavera del Milan, ho giocato con Baresi e ho esordito in Serie C con la maglia dell’Asti. Domenghini era il mio allenatore, mi disse che. Durante la mia esperienza con Infront ho cercato di valorizzare al meglio i ricavi dai diritti televisivi. Ho fatto esperienze ultratrentennali a stretto contatto con la Lega. Il percorso mi ha portato qui e spero di realizzare il progetto”. 

21:00 – Presente al Goldoni anche l’ex direttore generale dell’Arezzo Paolo Giovannini.