Akragas, Lo Presti:” Orgoglioso di questa salvezza. Morimoto? Non è finita”
“Eccoci, finalmente ci siamo “. Ha atteso il finale di stagione per tracciare un bilancio, Peppe Lo Presti. Troppo forte il desiderio del direttore tecnico di raccontarsi per la prima volta. Soprattutto alla luce dell’obiettivo ormai raggiunto dal suo Akragas. “La salvezza conquistata per me è un motivo anzitutto di grande soddisfazione. Voglio fare i complimenti al mister e ai ragazzi perché nonostante le difficoltà che ci sono state durante tutto l’arco della stagione hanno raggiunto il traguardo con un mese e mezzo d’anticipo”.
Lo Presti-Akragas: le origini
Dodicesimo posto conquistato, quarantadue punti raccolti: il bilancio dell’Akragas, al primo anno nel girone I di Serie D, può ritenersi soddisfacente. Ma come nasce il rapporto tra Lo Presti e i biancazzurri? “È cominciato tutto tramite il direttore Strano e mister Coppa. Ho sposato questa causa perché il presidente ci aveva illustrato un progetto a lungo termine che sembrava interessante. Sotto il punto di vista umano ho trovato grande disponibilità e fiducia nel mio operato, mi riferisco soprattutto alle operazioni Litteri, Llama e Morimoto che hanno fatto anche molto rumore a livello mediatico” Fiducia e orgoglio per il direttore tecnico biancazzurro che, però, ci tiene fermamente ad esprimere le sue perplessità. “Non ho trovato corrette alcune dichiarazioni del patron Deni prima dell’ultima giornata, sia nei confronti del nostro allenatore che riguardo alcuni calciatori. Ritengo che Marco Coppa abbia fatto un gran campionato, così come tutta la squadra”.
Lo Presti: “Morimoto? Non è finita”
Il ritorno dell’Akragas in Serie D è stato attesissimo dalla comunità biancazzurra, presto ulteriormente ingolosita da un mercato estivo a grandi firme targato Lo Presti.” Ci tengo a sottolineare che se giocatori di quel calibro sono venuti ad Agrigento il merito è mio e soltanto mio, per quanto l’Akragas sia effettivamente una società di prestigio.” La precisazione è d’orgoglio più che di presunzione. Sincerità senza filtri, anche a proposito di un’operazione sognata e sfumata proprio sul più bello. “Morimoto? Opportunità nata in collaborazione con Nicolas Spolli, suo compagno ai tempi del Catania. Ne ho parlato in società ed erano tutti entusiasti. Purtroppo per problemi burocratici non si è andati fino in fondo col tesseramento. C’è rammarico, ho mantenuto i rapporti: Taka vuole tornare a giocare in Italia, si è messo sempre a totale disposizione. Vediamo cosa si riuscirà a fare anche in base a dove andrò”.
Tanto rammarico per il dirigente catanese, soprattutto alla luce della rivoluzione invernale. “A dicembre la società ha mandato via diversi giocatori, convinta che l’obiettivo fosse alla portata. Il mister si è trovato in grande difficoltà, anche a causa delle cessioni di Trombino e Pantano. Sono certamente arrivati ottimi elementi ma è stato molto complicato gestire lo spogliatoio con tutto quel via vai. Llama? Quando è stato a disposizione ha incantato tutti con giocate da Serie A. Ha sofferto il disastrato campo dell’Esseneto“
Tra Litteri e futuro
Determinazione e orgoglio caratterizzano il racconto di Lo Presti. Visibilmente coinvolto nel raccontare il percorso di Gianluca Litteri, autore di sei gol dopo un periodo complicatissimo. “Se si fossero rispettati gli accordi pattuiti con la proprietà sarebbe andata diversamente. A settembre, per varie motivazioni, la società non ha più mostrato fiducia nei confronti del ragazzo. Nonostante la piena voglia da parte della parte tecnica di scommettere su di lui. Con molta fatica si è riusciti a far rientrare tutto a gennaio e Litteri si è rivelato poi determinante per la salvezza finale e per lo spogliatoio. Non è mai stato male fisicamente quest’anno, ci ha scelto nonostante le tante richieste anche grazie al lavoro di Santo Russo, ha fatto la differenza e mi ha dato una grande soddisfazione. Di Mauro? Secondo me l’anno prossimo andrà in Lega Pro, è da tenere d’occhio. Un’altra scommessa vinta”.
Il passato è alle spalle, adesso il futuro sarà tutto da scrivere. “All’Akragas auguro il meglio. È stata un’esperienza positiva, adesso cerco nuove opportunità. Auguro il meglio anche ai ragazzi che ho citato e se potrò li porterò con me in una nuova avventura”. Gratitudine, senza rimpianti. Peppe Lo Presti guarda già oltre.