Un ottimo secondo posto nel girone I di Serie D non basta al Presidente del Locri Giuseppe Mollica per convincersi di evitare la cessione del titolo del club. Il patron ha parlato dell’argomento durante il programma ‘La D di StadioRadio”. Dalle sue parole si evincono grandissima soddisfazione per il traguardo raggiunto quest’anno e tanta speranza affinchè il nuovo investitore possa venire proprio dalla città di Locri e non da fuori.
La cessione del Locri è dunque ormai abbastanza certa. Secondo le parole del Presidente Mollica il tutto dovrebbe essere definito verso la metà di giugno, quindi a stagione ampiamente ultimata. Gli amaranto si apprestano a giocare i play-off per una storica promozione in Serie C e le situazioni extra-campo non devono influenzare i giocatori, autori di un cammino pregevole in questa stagione.
Le ottime prestazioni, che hanno portato il Locri ha quota 57 punti (ad una gara dal termine) al secondo posto dietro la corazzata Catania, hanno attirato l’occhio di diversi investitori da fuori. L’obiettivo di Mollica, però, sarebbe lasciare il titolo a qualcuno della città di Locri, ma i vari appelli lanciati sono finiti per adesso nel vuoto.
Queste le dichiarazioni del numero uno del Locri sulla cessione del club: “Il mio ciclo alla guida del Locri si è concluso e ora ho bisogno di una pausa per recuperare energie. Lascio dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere e dopo aver conquistato uno storico secondo posto nel torneo di Serie D. Ora è tempo di dare spazio a chi ha voglia di investire nel futuro del calcio amaranto.
Il nostro programma è stato rallentato dalla pandemia – ha sottolineato – ma oggi c’è grande soddisfazione per quanto costruito. Lascio a chi vorrà proseguire, ma per cedere servono determinate condizioni. Io è da due anni che chiedo aiuto. E ancora oggi mi trovo a lanciare quotidianamente appelli che cadono nel vuoto, almeno in città. Da fuori continuano ad arrivare invece segnali di interessamento. Ovviamente io spero di poter cedere il titolo a qualcuno di Locri. Entro metà giugno, in ogni caso, la questione sarà abbondantemente definita”.