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Locri, Zito dopo le dimissioni: “Al presidente non andavano bene i convocati”

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Pagina Facebook A.C. Locri 1909

Le parole dell’ex allenatore del Locri Domenico Zito a “Reggina Talk”, trasmissione de “Il Dispaccio”

Il Locri non vive un gran momento. Oltre alla sconfitta per 7-0 sul campo del Siracusa, una vittoria che manca da otto partite e il 14esimo posto in classifica, il club calabrese deve fare i conti anche con le dimissioni di Domenico Zito.

L’allenatore non era infatti in panchina a Siracusa (lanciatissimo verso la Serie C), nel pesantissimo 7-0, in quanto 24 ore prima circa erano arrivate le dimissioni. Un fulmine a ciel sereno per la proprietà calabrese, con diversi tifosi che si chiedevano i motivi di tale scelta.

A parlarne è stato lo stesso Zito in diretta a “Reggina Talk”, trasmissione de “Il Dispaccio” condotta da Paolo Ficara. Nel corso del programma infatti è intervenuto l’ex allenatore del Locri per spiegare le motivazioni di tale scelta.

“Al presidente non andavano bene i miei convocati. Scelgo non perché il giocatore ha gli occhi azzurri, o il genitore facoltoso”. Questa una parte delle dichiarazioni dell’ex allenatore del Locri.

Fonte: Pagina Facebook A.C. Locri 1909

Locri, Zito: “Il presidente non ha gradito i miei convocati”

Domenico Zito, allenatore dimissionario del Locri da pochi giorni, ha parlato così nel corso di “Reggina Talk”, spiegando le motivazioni delle dimissioni: “Ho sposato l’esperienza di Locri con grande professionalità perché da subito ho capito che c’erano le condizioni per raggiungere l’obiettivo prefissato quando sono stato chiamato. Fino alla settimana precedente si è lavorato con la giusta pressione e situazioni di risultato non positive, ma con prestazioni ottime. Nessuno ha dimostrato di esserci superiore. Avevo un gruppo giocatori che mi seguiva e di qualità, sia nel reparto over che under. Sapevamo che stavamo per affrontare la squadra più forte del campionato insieme alla Reggina e la stavamo preparando nel migliore dei modi, curando ogni dettaglio. Da ex Reggina, volevo aiutare la mia squadra del cuore”.

Zito ha poi proseguito: “Sabato mattina c’è stato il solito discorso del presidente, che spesso è diretto ma eravamo abituati, anche se i toni non ti danno di certo serenità. Ma va accettato. Quando ho finito l’allenamento ho fatto la lista dei convocati, ma al presidente non è andata bene la scelta di alcuni giocatori scelti. Mi ha sollecitato con modi e toni che secondo me andrebbero migliorati, non ha rispettato i ruoli e questa cosa non l’ho mai permessa a nessuno. Quindi ho detto che chi convoco o non convoco lo faccio attraverso il merito. Poi posso sbagliare o azzardare, ma i ruoli vanno rispettati. Ho notato che questo mio modo di rappresentare le cose non gli garbava. Di conseguenza immediatamente ho presentato le mie dimissioni, in modo irrevocabile. Ci tengo alla dignità e alla mia serenità. Agli occhi del mio gruppo avrei fatto una figuraccia. Non scelgo un giocatore perché ha gli occhi azzurri o il genitore è simpatico o facoltoso”.