Lordkipanidze, nel segno di Kvara: “Tanti sacrifici per arrivare in Italia. Kvicha? Un ossessionato”
La Georgia e l’Italia distano circa 3mila km. Non esiste un volo diretto che collega queste due nazioni, eppure il legame che le connette si sta consolidando sempre di più. Una connessione che ha come comune denominatore il calcio. Non sfuggono agli occhi delle telecamere le numerose bandiere georgiane che appaiono allo stadio Maradona quando gioca il Napoli di Kvaratskhelia, quasi a voler venerare colui che questi paesi li sta unendo più di chiunque altro.
Prima di lui ricordiamo anche il campione d’Europa Kakhaber Kaladze e l’empolese Levan Mchedlidze. Ma tra i pionieri della tratta calcistica Tbilisi-Italia c’è David Lordkipanidze, centrocampista che oggi gioca allo United Riccione: “Ho giocato insieme a Kvaratskhelia nelle giovanili della Dinamo Tbilisi e della nazionale. Si vedeva che era forte, nell’Under 17 aveva più gol fatti che partite giocate“. Con la stella del Napoli, David condivide l’età e un passato in comune nelle giovanili di club e nazionale. Il classe 2001 si apre in esclusiva ai nostri microfoni raccontando retroscena del suo passato e obiettivi del suo futuro.
Dopo essersi distinto nel settore giovanile della Dinamo Tbilisi, per Lordkipanidze la grande occasione italiana arriva molto preso. A 14 anni si aprono infatti le porte dell’Atalanta, tra i vivai più prestigiosi del nostro paese. Non tutto però va nel verso giusto: “I primi mesi qui sono stati duri, ci sono stati parecchi problemi sul discorso dei documenti per il tesseramento: ho passato 2/3 anni senza poter giocare una gara ufficiale – racconta – All’inizio ero da solo, poi sono venuti mio fratello e mia madre, mentre mio padre faceva avanti e indietro, mia sorella era in Georgia. Fu una scelta condivisa, abbiamo fatto tanti sacrifici. Sapevamo che non sarebbe stato facile ma ci sono state tante persone qui che ci hanno aiutato“. Il fratello Dachi oggi ha 18 anni e gioca nella Primavera della Cremonese. Su chi sia il più forte, David non ha dubbi: “Lui, è uno da tenere d’occhio“.
Lordkipanidze racconta Kvara: “Si vedeva che era forte. Il mio agente lo propose a diversi club italiani”
Lordkipanidze ricorda così Kvaratskhelia, stella del Napoli capolista in Serie A: “È ossessionato dal calcio. So che al Rubin Kazan viveva praticamente nel centro sportivo, si allenava tutti i giorni. Ero certo che avrebbe fatto bene, certo un rendimento così ha sorpreso anche me“. Due georgiani con l’Italia nel destino, anche se per Kvara l’arrivo nel nostro paese poteva arrivare molto prima: “Quando venni qui parlammo spesso di come fosse giocare in Italia. Qualche tempo dopo ricordo che con il mio agente dell’epoca lo proponemmo a diversi club di Serie A, tra cui l’Atalanta ma anche altre grandi squadre del Nord Italia. Le risposte furono tutte negative, c’era il problema passaporto e poi nessuno era disposto a puntare su un sedicenne della Georgia…“.
Dopo il settore giovanile bergamasco, per Lordkipanidze la chance di arrivare nel calcio dei grandi arriva a Padova. Dopo una bella stagione con la Primavera biancorossa, ecco le prime convocazioni in Serie B. Le cose non andarono però come previsto: “Fui aggregato con la prima squadra a 17 anni, ma persi un anno e mezzo tra Covid e pubalgia, questo mi ha limitato. All’epoca c’era Bisoli come allenatore, l’ho rivisto in questi anni e mi ha detto che quando mi voleva far giocare avevo sempre qualche problema fisico. Non lo considero un rimpianto, ma le cose sarebbero potute andare diversamente“.
Oggi il classe 2001 è ripartito dalla Serie D. Dopo due ottime stagioni con Breno e Carpi, quest’anno si sta confermando allo United Riccione. L’obiettivo è chiaro: “Voglio tornare a giocare nei professionisti. Sono convinto al 100% di essere pronto e di poterci stare. Una volta che metto testa e gambe in quella categoria posso pensare ad una scalata, magari in Serie B e poi chissà…“.
In questa stagione ha realizzato fin qui 4 gol e 3 assist, un bottino che però non è stato abbastanza per tenere aggrappato lo United al sogno play-off. I biancoazzurri, dopo 4 gare senza vittoria, sono scivolati a 5 punti dal 5° posto del Ravenna. Un momento difficile che Lordkipanidze analizza così: “Dobbiamo riprendere le certezze che avevamo nel periodo migliore, ritrovare continuità e serenità. Ora c’è stato questo intoppo e nel calcio le parole contano poco, ma possiamo uscire da questo periodo difficile“.