Definito da tanti come ‘il nuovo metronomo del centrocampo azzurro’, Lorenzo Tassi oggi gioca in D con la casacca della Sambenedettese. Nonostante questo viaggio di categoria, che a primo impatto può di certo dare all’occhio, le qualità del classe ’95 sono oggettivamente importanti. Un passato all’Inter, seguito da tanto, tantissimo professionismo in C. Conosciamo meglio Lorenzo Tassi, match winner, tra le altre, dell’ultimo turno di Serie D tra Sambenedettese e Tolentino.
Lorenzo Tassi nasce il 12 febbraio del ’95 a Bovezzo, in provincia di Brescia. Le qualità del giovane centrocampista sono senza dubbio importanti e a notarle, sin da subito, è proprio il Brescia che lo inserisce nel proprio settore giovanile. Nell’estate del 2011 poi, ecco il primo grande step: la chiamata dell’Inter. Con il club nerazzurro, Tassi trascorre quasi dieci anni. Tante le stagioni vissute nelle giovanili, così come altrettanti sono i prestiti: Prato, Savona, Avellino, Feralpisalò, Vicenza e Arezzo.
Nel 2021 ecco la Vis Pesaro e, nel novembre del medesimo anno, la chiamata del Pont Donnaz in Serie D. Dopo aver fatto quindi registrare oltre 100 presenze nei professionisti, nell’estate del 2022 arriva la chiamata della Sambenedettese in Serie D.
Arrivato a San Benedetto del Tronto lo scorso 25 agosto, Tassi fatica a trovare spazio. Complice un centrocampo ben fornito, con Luca Lulli e Federico Angiulli in prima linea, l’ex Inter riesce a far registrare solo 12 presenze. Per quanto riguarda invece lo ‘score’ dei gol, fino all’ultimo turno datato 19 febbraio, i dati segnavano zero. Subentrato al 91’, nel corso dell’ultima gara di campionato, Lorenzo Tassi decide il match tra Sambenedettese e Tolentino che, fino a quel momento, era fermo sul punteggio di 0-0: Cardella arriva sul fondo, vede a rimorchio proprio l’ex Brescia che con il destro sigla il gol del definitivo 1-0. Quella arrivata al 95’ è una rete pesantissima per la corsa salvezza che, tra caos societario e risultati altalenanti, permette alla Sambenedettese di tornare a respirare.
A cura di Davide Balestra