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Loris Palazzo: “A Monza si respirava un’aria magica”

Il Monza, ormai più di un anno fa, festeggiava la sua prima storica promozione in Serie A in 110 anni di storia con al comando Silvio Berlusconi, scomparso oggi 12 giugno all’età di 86 anni. SerieD24 ha avuto il piacere di ascoltare le parole di Loris Palazzo, uno degli artefici della rinascita del club. L’attaccante classe 1991 ha giocato con i biancorossi nelle stagioni 2015/16 e 2016/17, entrambe annate vissute da protagonista e trascinatore indiscusso della squadra. Con le sue giocate e i suoi gol ha regalato la promozione in Serie C al secondo anno dopo il fallimento.

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Come nasce la trattativa con il Monza: “Antonelli mi vide e rimase impressionato..”

Siamo nell’inverno del 2015 e Palazzo prima di sbarcare a Monza giocava nel girone H con il Bisceglie. Fino alla chiamata dei biancorossi, con i pugliesi aveva ottenuto 14 presenze, 3 gol e 1 assist. “La trattativa con il Monza – spiega l’ex Bitonto – nasce l’ultimo giorno di mercato invernale, eravamo a dicembre del 2015. Loro mandarono via un attaccante e di conseguenza si liberò un posto in quella zona di campo. Grazie al mio procuratore e al direttore De Santis riesco a mettermi in contatto con loro e a portare a termine il mio trasferimento in Lombardia”.

A pescarlo in quel di Bisceglie e a portarlo nella Pianura Padana è stato l’allora Ds Antonelli che aveva avuto modo di visionarlo quando scese in Puglia per cercare alcuni profili di alto spessore. “Il Direttore era venuto una settimana a Bisceglie per sondare il terreno e visionare alcuni giocatori. Tra quelli segnalati c’ero anche io: quindi, poi, una volta aver visto gli allenamenti non ha esitato nel chiamarmi immediatamente per rinforzare l’attacco del Monza”.

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La prima stagione con i biancorossi: la promozione non arriva ma il club pone le basi per il prossimo anno

Nonostante l’arrivo in una grande piazza Palazzo non avverte alcun tipo di pressione o ansia da prestazione. Infatti, pur arrivando a campionato in corso, riesce ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità. “Il primo anno ho fatto 13 gol in 20 presenze e sono stato il capocannoniere della squadra e del girone di ritorno del campionato” – sottolinea Palazzo. “Quella stagione arrivammo in decima posizione ma non si può dire che è mancato qualcosa per il salto di categoria. Dovevamo semplicemente ambientarci…”.

Infatti al primo anno di Serie D il Monza ottiene soltanto la decima posizione: “La squadra arrivava dal fallimento e il presidente Colombo e il Ds Antonelli non avevano chissà quali ambizioni nel campionato della rinascita”.

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Obiettivo “C”entrato: dopo un grande campionato ecco il salto di categoria

La dirigenza rimane incantata dalle sue prestazioni tant’è che quando ancora non si era conclusa la stagione lo contatta per proporgli la riconferma: “non ci ho pensato due volte ad accettare. Si respirava un’aria magica e poi mi piacevano le sfide intriganti. E quella con i biancorossi lo era parecchio”. Nella stagione 2016/2017 la musica cambia: si ha più consapevolezza della propria forza e si parte con l’obiettivo dichiarato di vincere il campionato.

L’arrivo di Zaffaroni fu la chiave di volta per creare una rosa di alto livello. “Anche quell’anno feci benissimo: stesso numero di gol (13) però alla fine vincemmo il campionato con 80 punti in classifica e un margine di sette punti sulla seconda. Vincemmo anche la Poule Scudetto, a dimostrazione della forza di quella squadra e di quel gruppo”.

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Oltre al Monza festa grande per la promozione in Serie C con il Cerignola

Doppi festeggiamenti in casa Palazzo. Perché oltre alla promozione del Monza nella massima serie, l’attaccante classe 1991 esulta – da diverse settimane però – per il campionato vinto con il Cerignola. E che stagione anche con i gialloblu: 34 presenze condite da 9 reti e 4 assist. “Si oltre al successo dei biancorossi c’è anche la promozione con il Cerignola (ride, ndr). Grazie ad una società forte e ad un gruppo squadra formidabile, guidato da Pazienza, siamo riusciti a vincere il girone. Non era facile perché il raggruppamento H è uno dei più complicati di tutta la serie D”