Luca (dei) Miracoli: “Ligorna, voglio portarti in Serie C”
“Hai fatto tutta quella strada, per arrivare fin qui, e ti è toccato partire bambino, con una piccola valigia di cartone che hai cominciato a riempire“. Questi versi di Luciano Ligabue sintetizzano al meglio il percorso e la storia calcistica di Luca Miracoli, attuale bomber del Ligorna e capocannoniere del girone A di Serie D. Genovese doc, attaccante con un immenso bagaglio d’esperienza con quasi 400 presenze e più di 100 goal tra Serie B, Serie C, Ligue 2 francese e coppe nazionali. Dopo 12 anni trascorsi a imprimere calcio tra le varie piazze importanti d’Italia e all’estero ha deciso di scegliere il cuore e ritornare a casa, in Liguria, nel suo eremo felice.
Luca e il Ligorna: un rapporto speciale, dettato dal cuore, condito anche dall’incredibile fiuto del gol del bomber di casa, per adesso a quota 17 gol in campionato. Il capocannoniere del girone A si racconta a 360 gradi in un’intervista esclusiva ai microfoni di seried24.com. Tra presente, futuro e un tuffo nei ricordi di un passato colmo di esperienze, sia di calcio che di vita.
La storia di Luca parte da Genova, la città che l’ha visto nascere e crescere. Un viaggio di emozioni, esperienze e continui giri, con quella valigia sempre a portata di mano e mai disfatta che alla fine lo ha convinto a tornare nella sua terra, alla corte del Ligorna, non potendo più resistere al richiamo del cuore. “Dopo tanti anni passati fuori avevo proprio voglia di tornare a casa. Il Ligorna è stata davvero un’ottima scelta. Quando mi hanno proposto di venire qui non ci ho pensato due volte e abbiamo subito trovato l’accordo con il presidente e la società. Ho sposato subito il progetto. All’inizio poteva sembrare una scelta discutibile perché avrei potuto fare qualche altro anno nel professionismo dato che avevo ricevuto un paio di offerte, ma alla fine la decisione che ho preso mi sta ripagando. La stagione sta andando molto bene e qui mi sto divertendo tanto. Sono veramente contento“.
“Feralpi Salò e Sambenedettese i club che mi sono rimasti nel cuore”
Tutto parte dalle giovanili del Genoa (in cui figuravano Perin ed El Shaarawy), con cui Luca vince la Coppa Italia Primavera, lo Scudetto e due Supercoppe italiane. Poi il pellegrinaggio da una parte all’altra dell’Italia tra Serie C, B e anche un’esperienza d’oltralpe. “Ho vissuto dei momenti bellissimi e indimenticabili in ogni squadra in cui ho giocato. In particolare, però, sono due le piazze che mi sono rimaste di più nel cuore. La prima è senza ombra di dubbio Salò. La Feralpi Salò è il club in cui ho giocato di più, ho vissuto stagioni di alto livello e sono cresciuto non solo come calciatore ma anche come persona. Quindi tra tutte sicuramente ha un posto speciale nel mio cuore. L’altra squadra in cui ho vissuto momenti unici è stata la Sambenedettese. Oltre al fatto di essermi trovato benissimo nell’ambiente è stata la squadra che mi ha impressionato di più soprattutto a livello di tifo“.
Il “peso della valigia” di Luca contiene anche un’importante esperienza all’estero in Ligue 2 nel Tours, club in cui approda nel 2015. “Volevo cambiare aria, fare esperienza. È stato un anno molto bello. Lì si vive il calcio in maniera diversa“.
Ligorna, Miracoli a cuore aperto: “Ho pensato di smettere. Solo io so quello che ho passato”
Con l’approdo a Ligorna, Luca ha realizzato uno degli obiettivi che si era posto da tempo, ovvero toccare quota 100 gol, arrivati con la doppietta realizzata contro l’Alba: “Sono molto soddisfatto di quello che ho fatto in questi anni. Quasi tutte le squadre in cui ho giocato mi hanno consentito di fare la cosa che amo di più: i gol. Aver realizzato e toccato quota 100 reti in carriera è un traguardo straordinario, è un obiettivo che mi ero posto e che volevo assolutamente realizzare. Sono veramente felice di esserci riuscito. Lo so che 100 è solo una cifra, un numero. Ma per me è molto di più. Perché solo io so quello che ho passato in questi anni e so che valore hanno questi gol“.
Dopo queste parole il tono di Luca si fa cupo, un velo di malinconia lo avvolge. Il pensiero non può che andare al periodo in cui è stato dilaniato dagli infortuni proprio nel momento più importante della sua carriera. “Il rammarico più grande che ho è che ho avuto una serie di infortuni che sono arrivati nel momento più alto del mio percorso professionale. In particolare, in quell’anno a Brescia in Serie B. Già avevo avuto dei problemi alla caviglia la stagione prima. Poi è stato un continuo. Mi dispiace perché questi problemi fisici non mi hanno mai dato la possibilità di dimostrare il mio meglio. Non sono mai stato sano fisicamente per poter ambire a qualcosa di più. Tra tutti i problemi che ho avuto ho perso in totale 3 anni della mia carriera. Quelli più cruciali dove sognavo la Serie A. Non nego che a un certo punto ho anche pensato di smettere“.
Ma si sa, Luca porta un cognome di rilievo, una garanzia che lo spinge a non mollare. “Sono esperienze di vita che ti formano. Reagire a un infortunio non è mai facile. Soprattutto all’apice della carriera. Ma alla fine ce l’ho fatta. Ho raggiunto addirittura la quota dei 100 gol. Tutto quello che ho passato mi ha fatto capire davvero il mio valore“.
“Mi sono sempre ispirato a Luca Toni”
Dopo aver rievocato dei ricordi non proprio felici della sua carriera, l’animo di Luca si riaccende nel momento in cui ci racconta qual è stato il suo gol più bello. “Il mio gol più bello è stato di sicuro quello realizzato nel 2014 con la maglia del Varese al mio esordio in Serie B nella partita contro il Modena. Quel giorno feci una doppietta e il secondo gol fu veramente bello. Un sinistro al volo in diagonale. Ancora oggi quando lo vedo mi dico ‘Ah però, ero veramente bravo‘. C’era una grande quantità di pubblico e segnare una doppietta così è stata un’emozione unica”. Il goleador ligure poi, ci ha svelato chi è il suo idolo d’infanzia, colui a cui si è sempre ispirato: “Mi sono sempre ispirato a Luca Toni. Sono sempre stato affascinato dalle sue giocate. Lo prendo come un punto di riferimento. Sia per la fisicità in mezzo all’area di rigore che per i precisi colpi di testa“.
“Futuro? Mi vedo a Ligorna. Voglio portarla in Serie C”
L’argomento futuro non può mai mancare quando si parla di un giocatore che sta facendo una stagione straordinaria e che ha molte ambizioni. Ma Luca, dall’alto della sua incredibile umiltà, ha le idee chiarissime su quello che deve fare: “Nel mio futuro mi vedo a Ligorna. Per quest’anno l’obiettivo è provare a centrare i play off. Questo è stato un anno di assestamento per la squadra. In estate ci sono stati tanti cambiamenti. Avevamo un organico quasi del tutto nuovo e abbiamo impiegato un po’ di tempo per trovare la sintonia giusta. Se andiamo a guardare le ultime 20 partite, però, i risultati parlano da soli; abbiamo gli stessi punti dell’Alcione. Dobbiamo tutti lavorare sempre con umiltà e sacrificio per ambire a qualcosa di più. L’anno prossimo sono sicuro che potremo provarci. Ci credo tanto. Voglio portare il Ligorna in Serie C“.