Lucarelli jr: “Rompo il silenzio. Evidenziato solo ciò che fa vendere copie”
Dopo mesi di silenzio, torna a parlare Lucarelli jr, figlio di Cristiano e calciatore del Livorno: lo fa per parlare dell’accusa di stupro di gruppo di cui è stato “protagonista” nelle scorse settimane. I fatti a cui si fa riferimento sarebbero accaduti nel marzo 2022 a Milano. Mattia Lucarelli ha affidato ai social un pensiero sulla vicenda, non potendo comunque sbilanciarsi essendoci delle indagini in atto. Di seguito il testo del suo post su Instagram. Lo scorso mese erano stati revocati gli arresti domiciliari ai due calciatori ed era stato imposto l’obbligo di dimora.
Lucarelli jr sull’accusa di stupro: “Vorrei parlare liberamente”
In un lungo post su Instagram, Mattia Lucarelli ha dichiarato: “Rompo il silenzio che mi ero imposto perché di bugie ne ho lette e sentite troppe. Ancora oggi la solita dose quotidiana di fango mediatico – ha dichiarato Mattia Lucarelli -condita da una serie di assurdità che non riesco a spiegarmi. Leggo oggi sui giornali che io e i miei amici ci saremmo giocati a sasso, forbice e carta il “diritto di precedenza” sulla ragazza: circostanza del tutto inventata e mai neppure denunciata dalla ragazza. Leggo che avremmo “ridicolizzato” la ragazza perché dicevamo frasi volgari in una lingua che lei non capiva (è un comportamento da stupidi ma qual è il reato?).
L’accusa ora ipotizza che forse il consenso della ragazza c’era, era stato esplicitato. Ma siccome dal terzo interrogatorio in poi (non nei primi due) aveva bevuto il consenso non vale. Mi piacerebbe poter parlare liberamente, poter discutere di quello che è veramente successo quella sera e anche nei giorni successivi. Ma le indagini sono ancora in corso e vanno rispettate anche quando costa fatica stare zitti. Su 50 pagine di riesame i giornali, come sempre ne hanno tirato fuori mezza pagina e indovinate cosa è stato evidenziato? Quello che serviva per vendere più copie”.