Il ritorno nel calcio di Manenti: ora allena tra i dilettanti

Vi ricordate di Giampietro Manenti? L’ex presidente del Parma è stato intervistato in esclusiva da Repubblica, raccontando della sua nuova vita dopo la triste parentesi del 2015, quando acquistò un Parma pieno di debiti per la cifra clamorosa di un euro salvo poi non riuscire ad estinguerli. 

Credit: Lnd

Cosa fa oggi Manenti?

L’ex numero del Parma ha raccontato nei dettagli il suo nuovo lavoro nel calcio: “Avevo qualche soldo da parte, per il resto mi aiutano gli amici. Dopo quel che è successo a Parma, è cominciato il declino. Essere descritto come un delinquente ha creato diffidenza”. Manenti ha poi ricordato anche la famosa conferenza stampa davanti ai giornalisti: Pesavo cento chili, venti più di oggi. Non dormivo la notte. Guidavo una Skoda nuova di pacca, ma dai giornali fu descritta come un catorcio. E dire che per il mio stile casual mi soprannominavano Marchionne. Come provocazione, indossai una vecchia giacca di mio nonnoMi mancava un dente, li stavo sistemando“.

Era poi stato arrestato con l’accusa di reimpiego di capitali illeciti: “Dell’inchiesta non ho più saputo nulla. Il mio avvocato, al tempo già anziano, non esercita più. Nel 2016 la corte federale della Figc mi ha assolto da tutte le accuse. Intanto, però, mi sono fatto sei mesi ai domiciliari e 18 giorni a San Vittore, esperienza che non auguro nemmeno ai cani. Sono stato condannato solo una volta per aver menato uno che voleva estorcermi denaro”.

La nuova esperienza nei dilettanti

Oggi, a distanza di otto anni dal crack Parma, fa l‘allenatore dell’ASD Serenessima di LimbiateAlleno i ragazzi dell’età di mio figlio più piccolo, il terzo. Ha 14 anni. La più grande lavora, quello di mezzo va all’università. Li ho avuti da tre donne diverse, sono stato un po’ sportivo, diciamo, con due di loro vado d’accordo”.

Published by
Redazione