Marcheggiani carica Rieti: “Sogno i playoff per questa città”
Nasce in una calda giornata d’agosto nella città di Terni, una comunità che alle spalle ha una storia molto importante, con 2 onorificenze, medaglia d’argento al valore civile e croce di guerra al valore militare. Dalla storia del passato al presente, calandoci nel calcio che conta.
Il satellite si sposta a Rieti dove milita Francesco Marcheggiani, centravanti 30enne, vera e propria macchina da gol fra l’Eccellenza e la Lega Pro.
L’obiettivo per la squadra romana, in questo anno di transizione, è quello di affiancare le zone nobili della classifica.
Francesco ha accettato questa sfida, ben consapevole che Rieti è casa sua, avendo già disputato 9 campionati con questa maglia.
Trent’anni compiuti ad agosto, una doppietta nell’ultimo turno di campionato su calcio di rigore contro il quotato Poggibonsi. Tre punti pesantissimi che danno respiro al Rieti, al quale mancava da oltre un mese e mezzo la vittoria.
Dalla Lazio alla serie C
La squadra reatina si affida all’esperienza di Marcheggiani che alle spalle ha un curriculum di categoria. Fino all’età di 9 anni è un giocatore della Lazio, dove arriva agli Allievi Nazionali. Con lui vi sono in campo giocatori del calibro di Giannichedda, Marco D’Alessandro ora al Monza e Marco Davide Faraoni, attualmente al Verona. Giocatori che si sono fatti largo nel calcio che conta e che talvolta Marcheggiani sente telefonicamente. L’allora responsabile di quel settore giovanile era Polfango Patacca, uno che evidentemente aveva più di un binocolo nel suo occhio da scouting.
Dopo l’esperienza alla Lazio l’approdo in Toscana, al Siena. Un anno, prima di sbarcare a Rieti, dove ha alternato la serie D all’Eccellenza fino alla Lega Pro. Sono oltre 100 i gol messi a segno con la maglia della squadra di mister Alessandro Boccolini.
C’è un cuore che batte forte per gli amaranto, i quali vogliono tornare quanto prima in categorie importanti come la Lega Pro, ben consapevoli che il percorso è irto e denso di ostacoli.
Batte il cuore, questo il titolo dell’inno del Rieti, lo stesso che a 5 minuti dalla fine hanno vissuto i tifosi allo stadio ‘Scopigno‘, quando proprio Marcheggiani ha messo dentro il pallone dei 3 punti.
Macchina da gol, in Eccellenza 28 reti
Uno stadio dove quando arriva l’under 21 talvolta è arrivato un messaggio a Marcheggiani, da qualche ex compagno di squadra. Perchè oltre al Rieti nella carriera del centravanti vi sono esperienze in piazze come Reggiana, Maccarese Giada, Gualdo Casacastalda, Cassino, Vis Pesaro e Lucchese. L’annata più scoppiettante in termini realizzativi è stata quella di Rieti nel 2011 – 2012 in Eccellenza con 28 reti all’attivo in 31 presenze.
Tra l’altro nella precedente stagione 13 presenze con la Lucchese in Lega Pro al fianco di quel Flavio Bianchi oggi protagonista nel Genoa di mister Shevchenko.
Marcheggiani sfoglia l’album dei ricordi: “Sicuramente ho negli occhi quello del 2011 che è valso il trionfo nella coppa Italia d’Eccellenza e come non menzionare un anno e mezzo fa il gol della salvezza con la Vis Pesaro nel derby” spiega l’attaccante.
“Dobbiamo migliorarci, sogno i playoff”
Tra i compagni che ricorda il centravanti vi è anche Emanuele Valeri, difensore in serie B della Cremonese.
Adesso la testa è rivolta al Rieti, all’ennesima impresa da compiere: “Negli anni passati questa piazza era molto esigente e un pareggio poteva stare stretto. Adesso i progetti sono cambiati, occorre migliorare la posizione dello scorso anno e mi auguro di arrivare più in alto possibile, disputando i playoff”.
Sono 7 i gol in campionato e dal dischetto continua a mettere in evidenza una freddezza glaciale. Impareggiabile dagli 11 metri.
Non solo calcio per il centravanti, il quale deve dribblare anche le commesse in ristorante. E’ titolare di una attività ‘L’oasi di Vescovio’, proprio a ridosso dell’omonimo santuario.
Lo si può vedere talvolta alle prese non con la camiseta da calciatore e scarpe con i tacchetti. Ma in un’altra veste. Quella di cameriere. Chissà, magari, farà come un noto film di una celeberrima saga, dove l’attore principale intratteneva i presenti con i racconti delle sue gesta sportive.
In fondo sognare è ancora possibile, a 30 anni, quando un giocatore è nel pieno della sua maturità. Con quella maglia, quella del Rieti, che vuole tornare a volare. Per la città, per la sua storia ed orgoglio.
A cura di Giacomo Bertelli