In casa del Martina Calcio si vivono momenti caldissimi, specialmente in casa del co-presidente Soldano. Parliamo della notizia, riportata dall’edizione della Gazzetta del Mezzogiorno, sull’operazione portata avanti dai militari della Compagnia di Martina Franca della Guardia di Finanza, che, a conclusione delle indagini, hanno sequestrato 900 mila euro al co-presidente del Martina, Luciano Soldano. Quest’ultimo sarebbe accusato di evasione fiscale.
Soldano, attuale patron della squadra insieme a Piero Lacarbonara, è titolare anche della «Bionix World ou», una società accusata di non aver dichiarato ricavi per circa 6 milioni di euro. In questo ampio intervento delle Forze dell’ordine, sarebbero state sequestrate anche delle quote della compagine calcistica della Valle d’Itria.
La situazione al momento è poco chiara, viste anche le dichiarazioni di Soldano arrivate poche minuti fa. Nello specifico, l’imprenditore difende fortemente sé stesso e il suo progetto calcistico con il Martina, parlando di un fulmine a ciel sereno. Nel frattempo, l’allenatore Pizzulli prepara i giocatori alla difficile gara di domenica contro la Cavese, prima in classifica nel girone H.
Ecco il comunicato pubblicato su Facebook dal Martina Calcio, che riporta le parole del copresidente Luciano Soldano.“Alla luce delle notizie apparse su alcune testate giornalistiche, i Presidenti Luciano Soldano e Piero Lacarbonara desiderano chiarire quanto emerso”.
Il presidente Soldano spiega i fatti: “Leggevo sorridendo i titoli eclatanti e sensazionalistici che mirano ad attirare l’attenzione su auto-celebrazioni. Sono sereno nella consapevolezza che la presunzione di un reato non è una condanna e che sarà dimostrato nelle sedi opportune, dunque ho piena fiducia nella giustizia”.
“Ho sempre creduto – ha proseguito – e continuerò a credere nel progetto Martina Calcio. La città di Martina merita il mio sostegno a mantenere vivo lo sport del calcio. È un peccato che si ripetano cliché già visti e che chiunque si affacci al mondo del calcio debba essere messo in discussione nella sua onestà. Ovvio è che questo tipo di aggressione allontana investitori ed è un gran peccato, perché lo sport è cultura, turismo e un bene per la città”