Martina-Gladiator, la decisione contro il ricorso dei padroni di casa sulle ‘porte chiuse’

Il Martina Calcio aveva presentato ricorso dopo la decisione del Giudice Sportivo di far disputare la gara contro Gladiator a porte chiuse. La sanzione era frutto di diverse motivazioni tra le quali il lancio di materiale pirotecnico prima e durante la partita nel rettangolo di gioco. Azione che ha causato l’incendio di alcune zone del manto erboso. Inoltre, un assistente arbitrale è stato sfiorato da un accendino lanciato dal settore ospiti e colpito da circa una ventina di sputi terminati sulla schiena. Il reclamo accolto permetterà al Martina di aprire tutti i settori del proprio stadio tranne la Curva Nord che rimarrà chiusa.

Martina e Gladiator per la salvezza sicura

La Corte d’Appello ha accolto, in parte, il ricorso del Martina che dunque avrà il proprio pubblico sugli spalto nella sfida contro Gladiator. I padroni di casa giocano per consolidare una salvezza che sembra sempre più vicina. Sono 7 i punti di vantaggio dalla zona play-out a sei match dal termine del campionato. Una situazione tranquilla ma non troppo viste le due ultime prestazioni degli uomini di Pizzulli usciti sconfitti dalle sfide contro Fasano (1-0) e Nardò (1-3). Servono gli ultimi sforzi per conquistare definitivamente la salvezza e sfuggire ai play-out.

Obiettivo simile per Gladiator che occupa al momento la dodicesima posizione in classifica a +1 sull’ultimo posto della zona rossa. Un solo punto conquistato nel mese di febbraio, affiancato a 4 sconfitte consecutive. Nelle ultime due uscite: vittoria contro Francavilla e pareggio contro Bitonto. Per i ragazzi di Grimaldi sarà essenziale trovare le ultime vittorie nel rush finale.

Il comunicato sul reclamo accolto:

“La Corte d’Appello ha accolto il reclamo presentato dal Martina Calcio in riferimento alla sanzione di ‘Una gara da giocare a porte chiuse’ comminando la sola chiusura del settore ‘Curva Nord’ per la gara contro il Gladiator mentre tutti gli altri settori resteranno aperti.

Un ricorso articolato su ben 17 pagine in cui il nostro segretario ha riportato casi analoghi oltre ad evidenziare la correttezza della tifoseria martinese che non può essere sporcata da un episodio isolato. L’accoglienza positiva del reclamo prevede, inoltre, la restituzione della tassa, pari a 350 €, per il costo del ricorso. Merito di tutto ciò ancora una volta è del nostro responsabile Emanuele Santoruvo che con impegno e dedizione, oltre che una grande conoscenza della materia, ha lavorato per tutto questo”.

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Redazione