Marzierli, la mitraglia e l’idolo Batistuta: “Mai nessuno come lui”

Da una parte la chitarra elettrica, dall’altra parte la mitraglia. Entrambe in comune hanno un effetto: scuotere ed attirare l’attenzione. Firmato Edoardo Marzierli. Con i suoi gol, assieme al compagno di reparto, Federico Russo, sta portando il San Donato Tavarnelle a guidare la testa del girone E.

L’identikit di questo attaccante va a tratteggiarne le caratteristiche nel nome e cognome di Edoardo Marzierli, 28 anni, centravanti fiorentino che ha segnato 8 reti in questo campionato.

Lui che, dopo una segnatura, si esibisce in una iconica esultanza, come quella di Gabriel Omar Batistuta, uno che a Firenze è venerato ai livelli di una divinità.

Una mitraglia che adesso sta infiammando lo stadio ‘Pianigiani‘ di Tavarnelle val di Pesa, oltre a terrorizzare il pubblico degli spalti in trasferta.

Nell’ultimo turno di campionato l’ottavo centro in campionato, con un colpo di testa alla Pro Livorno Sorgenti, nello stadio ‘Armando Picchi’ dove ora milita quel Livorno nel campionato di Eccellenza.

Edoardo Marzierli abbraccia Federico Russo – Fonte: San Donato Tavarnelle (Facebook)

Rete e ovviamente mitragliata che è valso il nuovo vantaggio contro la Pro Livorno Sorgenti, conclusasi sul 5-1 a favore della squadra di mister Paolo Indiani.

Una rete che va ad incrementare quel bottino di 35 reti che ad oggi certifica il San Donato Tavarnelle come una vera e propria macchina da gol. La più prolifica d’Italia, squadra al momento al vertice con un +4 sulla prima inseguitrice.

Numeri per Marzierli che possono solo crescere ed andare ad infrangere il suo record personale di 11 reti con la maglia del Grassina, maturato l’anno scorso in serie D nel girone dello stesso San Donato Tavarnelle.

Oltre a un pallone sotto braccio, la chitarra ed altre passioni, Marzierli si è laureato con una magistrale in economia.

Ma in questo momento il suo credo e futuro si chiama calcio. In una stagione dove la sua squadra e il suo rendimento stanno vivendo un momento d’oro.

La mitraglia? Penso a Batistuta e non ci sarà mai nessuno come lui”

Oltre al calcio, Marzierli si diverte con la chitarra elettrica ma ciò che lo fa subito sobbalzare è la passione per la natura. Dai funghi alla pesca, il salto è breve, considerato il fatto che l’Arno scorre proprio sotto casa. Passioni che arrivano dal dna familiario, come quello del padre.

“Mi aspettavo un simile affiatamento come gruppo ma un conto è aspettarselo, poi nutrirlo e coltivarlo”

Lui intanto continua a perforare le porte. Fisico possente, capelli lunghi e mitraglia. Se qualcuno non dovesse molto soffermarsi potrebbe cadere nel tranello di ricordare proprio il re Leone Batistuta, perchè, come dice lui stesso “Bati è Bati”

Edoardo Marzierli – foto Claudio Brenna

Fra le storie raccontate dai fiorentini vi è un aneddoto che da anni viene tramandato e puntualmente come il vento torna a far capolino.

“Scusi, qual è il monumento più bello di Firenze?” si chiedono i turisti. I fiorentini non hanno mai esitato: “Dovevate venire alcuni anni fa”. Il riferimento era alla statua di Batistuta allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze.

Adesso la rabbia e il ruggito sono al ‘Pianigiani’ di Tavarnelle val di Pesa e la dirigenza non ha alcun dubbio, così come i tifosi: l’acquisto di Marzierli, oltre a confermare la bontà di questa scelta, si sta ripagando a suon di gol. E di mitraglie.

A cura di Giacomo Bertelli

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