Luparense, Masitto dopo le dimissioni: “Ho un problema personale, devo tornare a casa”
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L’intervista a Cristiano Masitto dopo le dimissioni da allenatore della Luparense
“Devo tornare in Toscana, ma voglio ringraziare tutta la società Luparense perché ha capito”. Esordisce così Cristiano Masitto a seried24.com dopo le dimissioni presentate nella giornata di martedì dal club veneto. La Luparense si trova al momento in nona posizione in classifica nel girone C e arriva comunque da un momento non negativo.
Una sola sconfitta nelle ultime cinque partite: poi due vittorie e due pareggi. Vetta del campionato ormai troppo distante, ma obiettivo play-off raggiungibile. “Stavamo andando bene, volevo portare la squadra ai play-off visto che il primo posto ormai è distante. A mio avviso ce l’avremmo fatta”, prosegue poi Masitto.
Poi un problema personale in Toscana l’ha costretto a presentare le dimissioni dopo il pareggio per 0-0 in casa del Bassano. Una scelta che la società ha accettato, nonostante – come spiega Masitto – gli abbiano lasciato 48 ore per pensarci.
Dalle motivazioni che l’hanno costretto alle dimissioni, a un recap della stagione alla Luparense e dove questa squadra può arrivare: la nostra intervista a Cristiano Masitto, ormai ex allenatore della Luparense.
Luparense, Masitto: “Devo tornare in Toscana per problemi personali”
Domenica il pareggio in casa del Bassano per 0-0, martedì le dimissioni. Ma alla base della scelta di Cristiano Masitto non c’è nessun problema di campo o con la società, ma una motivazione personale, come spiegato dallo stesso allenatore: “Dimissioni? Non una questione di risultati. Anzi, stavamo andando bene, volevo portare la squadra ai play-off visto che il primo posto ormai è distante. A mio avviso ce l’avremmo fatta. Ho un problema personale a casa, in Toscana. Io abito in Veneto. Non posso non andare. Purtroppo 5/6 anni fa è venuta a mancare mia mamma, che si era ammalata, e ho cercato un po’ di fare da pendolare, tornando su il mercoledì ad allenare. Ma quando lei è andata via per una brutta malattia, ho avuto i rimorsi perché ciò che riesci a fare non è mai abbastanza. In questo caso ho avuto una brutta notizia e bisogna che vada. Per questo ho dovuto lasciare”.
Masitto ha poi proseguito: “Ho parlato con la società, sono stati tutti gentili a capire, anche se mi hanno lasciato 48 ore per decidere e tornare sui miei passi, ma non ce l’ho fatta. Ma è stata un’esperienza meravigliosa, anche se complicata all’inizio perché è una società che ambisce a vincere, ma ogni anno cambiano diversi giocatori e allenatori. Ho trovato persone competenti e brave, ma quando sono arrivato c’era scetticismo nei miei confronti perché io sono uno abbastanza diretto e dinamico. Dico le cose quando c’è un problema, alla Conte. Indipendentemente dai risultati: se c’è un problema, lo dico. Cerco sempre di lasciare qualcosa di migliore nelle società in cui lavoro”.
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“Ringrazio di cuore tutti: presidente, staff, calciatori”
Masitto ci ha poi tenuto a ringraziare tutte le varie componenti societarie, spiegando: “Futuro? Spero che il lavoro fatto in questi anni mi porti delle possibilità, ma è una cosa al momento secondaria. La mia testa è da un’altra parte adesso. La mia priorità è dare una mano, essere presente, portare energia e sorriso a casa. Cercherò di dare forza e risolvere questo problema. Ci tengo moltissimo a ringraziare la società Luparense nelle persone del presidente Zarattini insieme ai collaboratori. Ringrazio i magazzinieri, il direttore sportivo e tutti i ragazzi. Mi sono sentito a casa perché mi hanno supportato e sopportato”.
Infine anche un bilancio della stagione, con Masitto che spiega: “All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, ma poi siamo diventati una grande famiglia. Veramente a livello umano ho trovato persone meravigliose e anche i ragazzi avvertivano questo. Volevamo fare una squadra forte e competitiva, con più giocatori in un ruolo per avere continuità in tutto il campionato. Nel reparto offensivo però qualcuno si è pestato i piedi perché se giocava uno, era scontento un altro. Quindi si è fatta un’altra scelta e siamo rimasti in 21 giocatori. Le mie squadre hanno sempre avuto una caratteristica: fare un ottimo girone di ritorno perché con me si sta sempre sul pezzo. Quando gli altri mollano, noi maciniamo. E questo era il momento giusto”.
Ma dove può arrivare questa Luparense? Masitto non ha dubbi: “Io credo che la Luparense abbia un potenziale enorme e può veramente arrivare a raggiungere i play-off per i giocatori che ci sono in rosa, per la fame che hanno e per quello che trasmette la società, che è ambiziosa. Auguro loro di arrivare più in alto possibile per dare continuità al lavoro svolto. Ma non ho dubbi sul fatto che i ragazzi avranno una reazione importante, che chi arriverà ad allenare troverà un gruppo allenato e affamato. Mi auguro che si raggiungano i play-off, che possono essere l’inizio di un percorso vincente nei prossimi anni”.