“Ho avuto modo di vedere qualche partita del Siena. Hanno fatto grandi cose per la categoria e c’è ancora tanto da vedere in futuro. Dopo l’ennesima delusione vissuta l’anno scorso, i tifosi intravedono uno spiraglio di luce. Spero che queste gioie possano riaverle anche nei prossimi anni “. Così Big Mac, Massimo Maccarone, esordisce ai nostri microfoni. Un rapporto speciale tra lui e la città, oltre che con i colori del prestigioso club toscano.
Cresciuto sotto il mito di Gianluca Vialli, Maccarone approda al Siena nel 2005 dopo le esperienze con Middlesbrough e Parma. Tornerà nuovamente in bianconero nel 2007 per contribuire a suon di gol ai risultati del club, in particolare di numerose salvezze. Con 49 gol messi a segno è il secondo miglior marcatore di sempre del Siena dietro a Emanuele Calaiò.
Tante avventure per Massimo Maccarone con la maglia del Siena, ma in modo particolare il derby contro la Fiorentina vinto 1-0: “Ne ho vissute tante, ma sicuramente il momento più bello che porterò sempre con me è il gol vittoria contro la Fiorentina perché so quanto è importante per città e tifosi. Sono molto legato alla piazza. Ho avuto modo di fargli visita qualche mese fa, sono stato trattato come sempre molto bene. Mi hanno dato tanto e penso di averlo fatto anch’io”.
L’arrivo in bianconero nonostante le tante richieste e il sogno di sedersi un giorno su quella panchina nelle vesti di allenatore: “A Siena sono arrivato prima in prestito e successivamente quando mi son liberato dal Middlesbrough. Volevo tornare in Italia, avevo tante richieste, ma alla fine ho scelto Siena perché sapevo che lì potevo stare bene”.
“Allenare il Siena? Mi piacerebbe farlo un giorno, non lo nascondo perché amo un po’ tutto di quella piazza. Spero come prima cosa, però, che continuino ad avere una società sana come quella attuale e che la riporti in alto per tanti anni senza affrontare più problemi come quelli visti negli ultimi periodi perché la piazza non meritata tutto quello sconforto che ha vissuto”.
Massimo Maccarone e l’addio al Siena, con in mezzo però i tanti obiettivi centrati: “I momenti più alti sono stati i campionati dove abbiamo raggiunto le salvezze con largo anticipo. Indelebile anche la retrocessione e la mia cessione dovuta a questioni economiche della società. Non volevo lasciare il Siena, ma è stato inevitabile.
“Ancora oggi sono rimasto legato ai miei ex compagni di squadra – ha concluso Maccarone -, in particolare Thomas Locatelli, Galloppa, Del Grosso, Ghezzal, Portanova, Vergassola e Daniele Ficagna che è il mio vice. In quegli anni si erano formati dei gruppi abbastanza legati e ci siamo sempre trovati molto bene”.