Massimo volta, ex Sampdoria riparte dall’Eccellenza– Immaginiamo di chiudere gli occhi per un secondo, riaprirli e di trovarci catapultati di colpo all’interno del nostro sogno più grande. Uno di quelli che a stento fatichi ad immaginare e che però, rapidamente si trasformano in realtà. Deve essere successo questo, il 18 agosto del 2010 a Massimo Volta, il giorno in cui ha sentito per la prima volta, dal campo, la musichetta della Champions League. Sono i preliminari e la Sampdoria di Domenico Di Carlo affronta il Werder Brema. Al fianco di Gastaldello ed insieme a campioni del calibro di Palombo, Pazzini, Cassano e Poli c’è anche il giovane difensore nato a Desenzano del Garda; e sta per realizzare il suo più grande sogno.
Ma si sa, soprattutto per i calciatori, gli istanti tendono a scorrere via più rapidamente degli alti. Come fosse un prezzo da pagare per vedere ciò che hai sempre sognato materializzarsi davanti. Ora i riflettori potenti e splendenti della Champions League non ci sono più; hanno lasciato spazio a quelli più “casalinghi” e ordinari dei campi di periferia. Perché la passione e la voglia di giocare non si possono interrompere di colpo. E così, a 35 anni, dopo più di 300 partite tra Serie A e B, Massimo Volta torna a casa. Lì dove è nato e cresciuto calcisticamente. Massimo Volta ripartirà dall’Eccellenza.
Ritornerà a casa, al Carpenedolo in Eccellenza. Lì dove tutto è cominciato e gli spogliatoi hanno ancora le sembianze di quando era bambino. Quando sembravano enormi ed il calcio professionistico soltanto un sogno lontano. Ora però, quella valigia piena di aspettative e sogni con cui è partito ha fatto spazio ad un bagaglio di esperienza assolutamente niente male.
Massimo Volta fa il suo esordio tra i professionisti nella stagione 2005/06. Proprio con il Carpenedolo, allora in Serie C2, gioca 25 e nel 2007 viene acquistato dalla Sampdoria. Il club, dell’allora presidente Garrone, lo manda però in giro per l’Italia. Prima Foligno, poi Vicenza e Cesena; deve farsi le ossa prima di guadagnarsi la maglia blucerchiata. In Romagna, con i bianconeri, trova però la sua definitiva consacrazione. E’ la stagione in cui, per sua stessa ammissione, cresce di più. Vince il premio di difensore dell’anno in Serie B e Di Carlo decide finalmente di portarlo con se, nella Sampdoria arrivata quarta in Serie A. L’esordio in Champions è solamente il ricordo più dolce, l’istantanea più indimenticabile di una carriera ricca di soddisfazioni. L’allenatore non ha paura di lanciarlo e quell’anno mette insieme 25 presenze in campionato, 6 in Europa League e una in Coppa Italia.
Nel 2012 però, dopo la dolorosa retrocessione della Samp, arriva una nuova grande opportunità. Dalla Spagna lo chiama il Levante in Liga. A livello umano, come da lui più volte ammesso, sarà un’esperienza fondamentale; purtroppo tecnicamente le cose non vanno come previsto e già a gennaio saluta il sole di Valencia per torna a casa. Per Genova però passa solamente. La sua destinazione è, di nuovo, Cesena. Qui, tra A e B, resta in totale altri due anni superando il muro delle 100 presenze con i bianconeri.
In Serie B è ormai diventato un’istituzione. Le tante promozioni raggiunte e le ottime prestazioni messe insieme negli anni, fanno di lui uno dei centrali più affidabili del campionato. Ecco perchè, Perugia prima e Benevento poi, ci fanno affidamento per blindare e consolidare la propria difesa. Quando nel 2021 gioca la sua ultima partita nel campionato cadetto, con il Pescara di Oddo, Volta ha giocato 298 partite in Serie B. Tante da lasciare il segno e spingerlo a scendere ulteriormente di categoria.
La Triestina rappresenta l’ultima esperienza tra i professionisti di una carriera esemplare. Il ritorno al suo Carpenedolo la volontà del giovane ragazzo diventato grande professionista, di restituire qualcosa alla sua comunità. Così, dopo più di 300 partite ai livelli più alti immaginabili, Massimo Volta torna finalmente a casa.
A cura di Edoardo Gregori