La Sanremese tiene i piedi per terra ma sogna in grande. Alla vigilia di Sanremese-Asti, in programma oggi pomeriggio alle 15.30, ha parlato come spesso accade il presidente Alessandro Masu. La soddisfazione per la vittoria storica al Piola di Novara è ancora viva in tutti gli esponenti della società, ma la concentrazione è rivolta all’Asti.
Domenica la Sanremese ha centrato una vittoria incredibile ed inaspettata che ha portato gli uomini di Matteo Andreoletti a -3 proprio dalla capolista. La testa rimane a domenica ma si sposta inevitabilmente su oggi pomeriggio: “Forse per noi è un bene che venga una partita di campionato. Conoscendo la società e l’allenatore abbiamo già dimenticato la partita importante che abbiamo fatto domenica. I giocatori sono concentrati e motivati e sono sicuro che la prestazione di domenica sia accantonata“. L’Asti occupa una posizione di bassa classifica, ma in Serie D ogni partita nasconde diverse insidie: “Sarà ancora più difficile di domenica“.
La vittoria di domenica è stata per molti inaspettata. Prima di allora, infatti, solo il Ligorna era riuscito ad espugnare il prestigioso impianto piemontese. Sicuramente, però, con un punteggio non così abbondante: “Personalmente non avevo dubbi che i ragazzi facessero una prestazione come poi è accaduto. Avevamo il timore che i primi minuti potessero essere impattanti dal punto di vista emotivo. Lo sono stati, perché i primi minuti non abbiamo giocato. La reazione è stata da grande squadra, orgogliosa, che può dire il canto suo anche contro una grande corazzata, a cui invidio uno stadio che è il dodicesimo uomo in campo“.
Nonostante la Serie C sia solo a 3 lunghezze, secondo Masu, il pensiero della Sanremese deve essere orientato al presente: “Innanzitutto noi dobbiamo prepararci ad affrontare un nuovo campionato di Serie D, siamo secondi ma il Novara per tradizione e per pubblico e ce lo ha dimostrato, è superiore a noi. Dobbiamo pensare al presente, non solo scaramanticamente, ad affrontare un campionato in modo decoroso per accogliere la dirigenza avversaria“.
Un’accoglienza non adeguata quella ricevuta al Silvio Piola da parte degli azzurri, che secondo il presidente della Sanremese, hanno restituito una presunta brutta accoglienza dell’andata. Il problema dello stadio ligure è in agenda da diversi anni e come racconta Masu non è ancora stato risolto: “Domenica siamo stati trattati un pochino a pesci in faccia dalla dirigenza novarese nonostante all’andata abbia concesso il palco alla dirigenza del Novara. Domenica hanno sostenuto che abbiamo avuto qualche lacuna perché abbiamo dovuto far accomodare qualche dirigente nei distinti, ma sappiamo tutti le lacune che abbiamo da inizio anno. Ieri ho ringraziato il sindaco sperando che almeno l’ultima partita contro il Ticino possa essere giocata a porte aperte, perché ora è come se giocassimo a porte chiuse tutte le partite“.
Problemi anche nelle infrastrutture di allenamento, con il Centro Sportivo Pian di Poma ritenuto inadatto. Diversi, infatti, gli infortuni rimediati dai giocatori e dunque un problema necessariamente da risolvere: “Abbiamo avuto diversi infortuni alle ginocchia a causa del terreno di gioco. É un grave problema strutturale che per una società come la Sanremese, che ha ambizioni per una categoria superiore. Prima di ambire al salto bisogna avere le infrastrutture adatte. A noi ci viene gentilmente concesso il campo di Ospedaletti e non capisco perché una squadra di Serie D debba andare ad allenarsi in un’altra struttura quando ha un centro sportivo proprio“.
Per concludere un riferimento alla tifoseria presente domenica in Piemonte. L’esultanza a fine partita è stato un momento a dir poco emozionante: “Diciamo che personalmente è un orgoglio vedere i tifosi a Novara festeggiare. Mi sono emozionato perché c’erano tanti ragazzi e bambini, colgo l’occasione per ringraziarli. Abbiamo un allenatore giovane e tanto entusiasmo e con questo si può arrivare a tanti obiettivi. A gennaio tutti ci davano per spacciati a 14 punti dalla prima in classifica, abbiamo puntellato con giocatori di esperienza e i risultati ci danno ragione”.
Tutto inaspettato? No, secondo il presidente Alessandro Musu sono i frutti della programmazione: “Quando qualcuno mi chiede se sono sbalordito posso dire senza essere presuntuoso che sono elementi costruiti pezzo per pezzo e godiamo del lavoro. I tifosi meritano e meritavano da anni questa compagine e cercheremo di regalarci un sogno“.
A cura di Simone Schillaci