Dall’esordio in Serie A al sogno Premier League. Russo: “Ora darò tutto per il Matese”

L’intervista ad Alessandro Russo del Matese – “Questo momento sa di eternità, ti resta addosso e poi non se ne va“, cantavano i Tiromancino. Nella ancora giovanissima carriera di Alessandro Russo c’è già un momento che gli resterà addosso per sempre. È targato 23 gennaio 2022. È il giorno del suo esordio in Serie A, al minuto 72 di un Napoli-Salernitana.

“Entrare al Maradona, davanti a tutta quella gente, è stato un qualcosa di indescrivibile. Un’emozione bellissima“. Da quel giorno è passato più di un anno e mezzo. Ma nel raccontarlo, ai microfoni di SerieD24, la voce del classe 2003 trema come se fossero trascorse poche ore. Come se quell’attimo, in fondo, non se ne fosse mai andato.

Russo e l’esordio in Serie A: “Negli spogliatoi ho pianto di gioia”

Alessandro Russo viene da Montoro, un paesino di 20mila abitanti in provincia di Avellino. Qui, per un giorno, tutti i riflettori erano puntati su di lui: “Quando sono tornato a casa dopo la partita, era una festa. – racconta Russo – Non capivo nulla. Ricevevo un sacco di messaggi, da chiunque. La mia famiglia era contentissima. Dopo i tanti sforzi che hanno fatto, vederli così fieri di me mi ha reso orgoglioso“. Non è cosa comune d’altronde vedere il proprio figlio esordire in Serie A. Un’esordio che poteva arrivare anche qualche giorno prima, nel match contro la Lazio. Colantuono mandò a scaldare Russo nel secondo tempo, salvo poi ripensarci.

L’allenatore, all’epoca subentrato a Castori alla guida della Salernitana, al Maradona non ebbe più tentennamenti. “Prima di entrare in campo mi disse di stare tranquillo e di divertirmi perché ero un ragazzo intelligente e bravo“. Nonostante il risultato finale fu di 4-1 per il Napoli, nello spogliatoio dei granata qualcuno stava esplodendo di felicità: “Finita la partita ero senza parole. Negli spogliatoi non ho trattenuto le lacrime dalla gioia“.

Russo: “Ora dò tutto per il Matese. Il mio sogno? La Premier League”

Per Alessandro Russo la nuova sfida si chiama Matese. In estate si è ufficializzato il suo passaggio in Serie D in prestito. Per lui si tratta della prima esperienza vera tra i grandi: “Qui ci sono giocatori con tanti anni di esperienza, puoi apprendere molte cose anche solo dal giocarci contro. – ammette il classe ’03 – L’anno scorso ero capitano nella Primavera della Salernitana quindi ero io che facevo da leader per i miei compagni. Ora cerco comunque di dare una mano il più possibile anche se sono tra i più giovani. Dò il massimo per aiutare la squadra e portarla più in alto possibile. Se il gruppo gira bene, il singolo rende meglio“.

Nel futuro, Russo sa bene dove vuole arrivare: “Il mio sogno è giocare in Premier League, magari al Manchester City o al Chelsea“. Un obiettivo da raggiungere con sacrificio e dedizione. Qualità che al ragazzo di Montoro non mancano di certo: “Fuori dal campo continuo ad allenarmi e prendermi cura del mio fisico. Vado molto in palestra, ci tengo molto. Oltre a questo, passo molto tempo con gli amici. Anche solo fare due chiacchiere con loro mi fa stare bene“.

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Davide Lusinga