L’ex Sampdoria Placido: “Ho lasciato il calcio per combattere il cambiamento climatico”
Di recente, sempre alla Sampdoria, c’era Morten Thorsby, centrocampista norvegese con a cuore l’ecologia. Prima del classe ’96 però, sempre nella Doria, c’è stato un altro calciatore che ha dedicato la sua vita all’impegno green. O meglio, ex calciatore: “Smetto di giocare, voglio impegnarmi per l’ambiente”. A parlare è Mattia Placido, ex Sampdoria, Pistoiese e Nazionale italiana che ha deciso di abbandonare il calcio per combattere il cambiamento climatico. Ha raccontato la sua storia a seried24.com.
Mattia Placido: “Alla Sampdoria anni bellissimi”
Classe ‘95, sin da piccolo capisce che il rettangolo verde è casa sua. Ad appena nove anni, ecco la prima chiamata tra i big: la Sampdoria. “Vero, mi hanno preso quando avevo nove anni – spiega Mattia – e ci sono rimasto fino ai diciannove. Sono stati dieci anni bellissimi in cui mi sono tolto molte soddisfazioni”.
Non nasconde l’orgoglio. “Ho giocato con Falcone e Manaj. Ma anche con Romagnoli, Calabria e Lorenzo Pellegrini in nazionale”. La giovane età non è un ostacolo, anzi. A neanche vent’anni, ecco il suo apice in blucerchiato. “Il punto più alto della mia carriera con la Samp è stato la vittoria dello scudetto Under 17”. Dopo l’esperienza ligure, tantissima Serie C e D. “Ho indossato le maglie di Pordenone, Pistoiese, Savona e Teramo su tutte”.
“Mihajlović ci trattava come i grandi. Mi chiese subito…”
Gli anni alla Sampdoria lo formano calcisticamente. Soprattutto se poi, in prima squadra, ti ritrovi un maestro come Siniša Mihajlović. “Ho conosciuto il mister. L’ultimo anno di Primavera stavo spesso con la prima squadra e devo dire che rimasi piacevolmente stupito – prosegue – .Gli allenatori precedenti non consideravano i ragazzi più giovani. Lui invece trattava tutti alla stessa maniera, senza fare differenze d’età. Talvolta gli allenatori, se sei più piccolo, ti danno meno peso nell’ambito della squadra. Lui invece mi chiese subito: ‘Come stai? In quale ruolo ti trovi meglio?’. Mi è piaciuto molto, davvero un grande allenatore”. Parola di chi lo ha conosciuto davvero.
“Rimpianti? C’è l’amaro del ‘potevo arrivare in A’ “
Abbiamo inaugurato l’intervista con una frase semplice ma quanto più emblematica: “Smetto di giocare, voglio impegnarmi per l’ambiente”. Un gesto, un segnale, decisamente forte. Ma guardandosi indietro, Mattia Placido si porta dei rimpianti? “Ho un po’ l’amaro in bocca perché non sono riuscito ad arrivare in Serie A‘ – spiega Mattia – .Quando ero a Pistoia mi sono operato al cuore e ciò mi ha tenuto lontano dal campo per un bel periodo. Questo però non voglio che sia una giustificazione. Il mancato arrivo in A è legato anche a delle scelte probabilmente sbagliate”.
Mattia Placido: “Vi racconto la mia scelta e il mondo startup”
Dopo tanti anni a rincorrere il pallone in mezzo al campo, ecco che ad un certo punto, la vita di Mattia inizia a prendere tutt’altra direzione. “Giocavo ancora a calcio, ma nel frattempo volevo capire un po’ meglio il mondo startup e decisi di lanciarne una. Purtroppo non andò bene, ma ciò mi servì a capire che quel mondo mi piaceva davvero. Nel mentre, venni a conoscenza del problema legato al cambiamento climatico. Solo da quel momento, mi resi conto di quanto fosse urgente”.
Ecco quindi la svolta. “Presi una decisione coraggiosa: lascio il calcio e punto su questa startup”. Ecco quindi “Doitgreen, il progetto nato con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di ogni singolo individuo”.
Calcio e cambiamento climatico. Un binomio forse insolito ma che, da diverso tempo, ha visto sulla scena il già citato Morten Thorsby, da tempo attento all’argomento e agli sviluppi che vedono protagonista il riscaldamento globale. “Lo seguo su Instagram. Non lo conosco di persona ma ben venga. E’ sempre bello conoscere persone che condividono il tuo stesso punto di vista”.
“Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”
Come possiamo combattere un problema di questa gravità? “Ogni nostra azione, se andiamo ad analizzarla, può fare la differenza. Vi faccio un esempio: quando compriamo una cosa, siamo noi a decidere dove prenderla. Ogni nostra scelta influisce sul futuro di tutti – prosegue – .Talvolta ci facciamo guidare dal ‘Sono piccolo, la colpa è delle aziende, non so cosa fare o è troppo tardi’. Ma non è così. Dobbiamo assumerci le responsabilità delle nostre azioni”.
Il progetto continua a viaggiare: “Ci ha acquisito AWorld”
Il progetto di Mattia Placido viaggia a gonfie vele. Tanti – oltre che buoni – i risultati raggiunti che difatti, hanno fatto smuovere anche l’attenzione di un’altra startup di livello. “Ci ha acquisito AWorld”. Di che si tratta? Ce lo spiega lui stesso. “Questa è la startup leader del settore e con la sua app per combattere il cambiamento climatico in supporto alla campagna ACT NOW delle Nazioni Unite. E’ stata utilizzata anche dalla cantante Elisa e da Leonardo di Caprio”.
Intervista a cura di Davide Balestra