Maurizio Stirpe e il sostegno per l’Ancona: “Vogliamo aiutare”
In esclusiva al Corriere Adriatico, Maurizio Stirpe parla del suo sostegno per l’Ancona
L’Ancona, come ben noto, ripartirà dalla Serie D. Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, sta cercando di aiutare il club attraverso conoscenze e competenza calcistica. Ecco le sue parole rilasciate in esclusiva al Corriere Adriatico.
Come nasce l’accostamento all’Ancona
“In occasione di una cena tra amici ad Ancona ho conosciuto il sindaco Daniele Silvetti. Era fine giugno e lui era impegnato nel tentativo di creare la nuova società e iscriverla in Serie D. In quell’occasione abbiamo parlato, ho dato qualche suggerimento su come procedere e abbiamo anche valutato l’ipotesi che potessi dare una mano”.
“Abbiamo messo sul piatto le nostre conoscenze”
“Abbiamo messo a disposizione del sindaco e dei soci le nostre conoscenze, segnalando figure professionali che avrebbero potuto essere funzionali alla creazione del loro staff. Interventi di tipo finanziario non sono possibili da parte nostra, ma abbiamo coinvolto il nostro sponsor tecnico, la Zeus, che veste il Frosinone, che potrebbe essere interessato ad una collazione con l’Ancona”.
“Sto cercando di avvicinare altri imprenditori”
“Attraverso le mie conoscenze sto cercando di avvicinare altri imprenditori che potrebbero essere interessati a sostenere l’Ancona con eventuali sponsorizzazioni. Prestiti di calciatori? Per noi è difficile intervenire direttamente. Non è semplice convincere un calciatore professionista a scendere in D. Più probabile lavorare con le nostre conoscenze su società dilettantistiche”.
“Con Lotito abbiamo parlato dell’Ancona”
“Con Lotito abbiamo parlato dell’Ancona. Anch’egli si è mostrato interessato e speriamo di riuscire a creare una sinergia per dare una mano. Però deve essere chiaro che tocca ai soci e alla dirigenza del club gestire l’Ancona e fare per intero la propria parte. Amichevole contro il Frosinone? Non è stato chiesto, ma c’è totale disponibilità”.
Capitolo centro sportivo
“Le strutture sono indispensabili per ambire a fare calcio in modo sostenibile. E’ un discorso che va affrontato, altrimenti si resta sempre legati a figure filantropiche che ormai sono anacronistiche. Noi crediamo che non sia importante il risultato di per sé, ma il modo attraverso il quale si raggiunge. Un club deve creare le condizioni organizzative per brillare di luce propria”.