Quello che è accaduto in Francia ha dell’incredibile. Un calciatore dello Champigny FC ha ricevuto una maxi squalifica di 30 anni per aver colpito arbitro e assistente durante il match del campionato dilettantistico francese. Il tutto risale allo scorso 28 gennaio quando l’Union Sportive d’Ormesson s’impose con il risultato di 2-0.
Una vera e propria follia, quindi, quella accaduta nella partita di seconda divisione del campionato francese tra Champigny e Union Sportive d’Ormesson. Il protagonista in negativo è un calciatore dello Champigny. Il giocatore in questione (di cui ancora non è stato specificato il nome) è stato espulso a dieci minuti dalla fine per doppia ammonizione. Dopo il fischio finale è rientrato all’interno del rettangolo verde di gioco per aggredire fisicamente il direttore di gara e gli assistenti.
Il verdetto della commissione disciplinare della Val-de-Marne (che era stato congelato in questi mesi) nei confronti del calciatore è stato durissimo: ben 30 anni di squalifica. 30 anni che inevitabilmente mettono la parola fine alla carriera del giocatore. Allo stesso tempo, però, servono a sensibilizzare sempre di più l’ambiente calcistico contro qualsiasi episodio di violenza che si distacca dai valori di questo sport. Non è la prima volta, infatti, che soprattutto nel calcio dilettantistico transalpino si verificano episodi di questo tipo.