FC Messina escluso dalla Serie D. Fusco, ds Cavese: “Cade l’essenza dello sport”
L’8 dicembre 2021 si sarebbe dovuto giocare il match tra Cavese e FC Messina, in programma alle ore 14:30 allo Stadio Simonetta Lamberti per il primo turno infrasettimanale dell’annata di Serie D. La partita, però, è stata annullata per la rinuncia del club siciliano e la Cavese, allora, si è regolarmente allenata per l’impegno successivo, della domenica, in casa del Paternò.
In esclusiva per SerieD24, il ds blufoncé Pietro Fusco ha rilasciato dichiarazioni sul problema del Messina, un problema sempre triste e attuale per la categoria: “È stata davvero una notizia molto brutta, quando succedono cose del genere cade l’essenza dello sport. Al di là del fatto, poi, che ci saranno anche dei ragazzi che vivranno dei momenti difficili (come i calciatori stessi, ndr)“.
Messina escluso, il campionato proseguirà a 19 squadre
La conseguenza è ovvia: il girone I proseguirà a 19 squadre, visto l’annuncio ufficiale del Messina, che si ferma al quart’ultimo posto a 8 punti dopo 14 giornate. “Tecnicamente, si tratta di un’anomalia del campionato a cui noi tutti 19 club del girone I dovremmo poi far fronte. Sportivamente – precisa poi il ds Fusco – c’è il dolore e il dispiacere, che provo anche come persona, per la perdita di un club genere nel nostro campionato. Sarei affranto se capitasse a me. Io non mi sono mai trovato e spero tanto di non trovarmi mai in una situazione del genere. È una cosa che non auguro a nessuno“.
“Era anche una squadra strutturata per fare un campionato davvero ambizioso. C’erano giocatori come Rosa Gastaldo, oppure Gabionetta, anche Giuffrida e tanti altri che adesso, giustamente, stanno cercando o hanno già trovato squadra“
“I presidenti di Serie D sono degli eroi”
Il direttore sportivo della Cavese, poi, ha parlato di un problema generale, non solo del Messina nella fattispecie: “Bisogna sempre far attenzione a promettere ciò che si promette. Il rimborso spese che si offre a un giocatore bisogna garantirlo, sia per l’impegno che un giocatore o chiunque altro ti promette che per tutte le famiglie che ci sono dietro. Non siamo la Serie A, che ha degli introiti nettamente differenti. Qui si parla di rimborsi spese e bisogna prestarci attenzione“.
Quindi, il bel commento sulla figura del presidente di un club di Serie D, con tutte le difficoltà che comporta: “I presidenti in questa categoria sono degli eroi. Perché le spese sono sempre e comunque tante e non vedo una fonte di guadagno reale che vada al di là degli sponsor o dei biglietti venduti per la partita. Noi, per fare un esempio, facciamo un girone praticamente siciliano, siamo sulla decina di trasferte siciliane in stagione e se non prendiamo i dovuti provvedimenti, badando bene a come o quando partire, anche solo spostarsi diventa problematico economicamente, ma questo è un altro problema comune“.
Una soluzione? “Magari lo Stato può aiutarci tutelandoci maggiormente d’ora in avanti, dia una mano alla categoria in qualche modo. Anche la Serie A può mobilitarsi in tal senso e dare una mano alle categorie inferiori. Tutto sta nel volerle le cose“.
Un’intervista a cura di Lorenzo Gentile.