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Mestre, è assalto ai playoff: i ragazzi di Perticone ci credono

Mestre in evidenza

Credits: Tommaso Scabello

Grandissimo stato di forma per il Mestre di Romano Perticone, i suoi ragazzi adesso sono a meno uno dai playoff

Il Mestre vuole fare il colpo grosso e, dopo aver battuto il Treviso e pareggiato con l’attuale capolista, la Dolomiti Bellunesi, la squadra di Perticone ci crede e vuole sognare.

Il club arancionero ha vinto tre delle ultime cinque partite dimostrando una forma straordinaria. Adesso la squadra veneta affronterà il Calvi Noale e spera nella caduta di qualche big per rubare punti importantissimi.

La peculiarità e la caratteristica principale del club allenato dall’ex calciatore del Cittadella è la forza del gruppo. Infatti non esiste un bomber, ma tanti calciatori che hanno contribuito alla causa con le loro realizzazioni. Sono undici i marcatori in questa stagione, tra loro spiccano Marco Soprano, Faisal Bangal ma soprattutto Gianluca Turchetta.

L’esperta ala offensiva e fantasista del Mestre ha dimostrato ancora una volta di poter fare la differenza: sono cinque gol e quattro assist in stagione, numeri da leader tecnico. Nulla di nuovo per il calciatore ravennate, la sua carriera parla per lui: le oltre 200 presenze tra i professionisti non hanno bisogno di ulteriori commenti.

Perticone Mestre
Credits: Tommaso Scabello

Mestre, la svolta si chiama Perticone: dall’arrivo dell’allenatore il club ha iniziato un’altra stagione

I numeri parlano per lui, dall’arrivo di Romano Perticone il Mestre ha ottenuto trentuno punti, frutto di nove vittorie, quattro pareggi. Il club arancionero è riuscito a limitare anche i risultati negativi, subendo solo quattro sconfitte. L’allenatore ex Treviso, dopo una lunghissima carriera da calciatore, si sta rivelando anche un grande leader e motivatore.

Prima del suo arrivo sulla panchina, il club veneto aveva collezionato diciotto punti in undici partite, ritmo totalmente rivoluzionato dall’ex calciatore. Adesso il sogno si chiama playoff: Turchetta e compagni ci credono, sarebbe il giusto premio per un gruppo importante, coeso e battagliero come il loro.