Home » Barletta, Scaringella: “Questa squadra può dire la sua in Serie D. Futuro? Voglio restare”

Barletta, Scaringella: “Questa squadra può dire la sua in Serie D. Futuro? Voglio restare”

Scaringella

Torna “SerieD24 Talk la trasmissione a cura della redazione di SerieD24.com. Ospiti della puntata Michele Scaringella, attaccante del Barletta fresco di vittoria di promozione in Serie D dopo aver stravinto il campionato di Eccellenza.

Curiosità sul momento del club, futuro e obiettivi a lungo corso: questi i temi dell’intervista. A condurre la diretta Domenico Cannizzaro e Gennaro Dimonte.

Momento d’oro per i biancorossi che, dopo la vittoria del campionato, si trovano in lotta anche per provare ad arrivare fino in fondo nella Coppa Italia Dilettanti nazionale.

Michele Scaringella e il ritorno in Serie D col Barletta

Le parole di Michele Scaringella:Chiunque vorrebbe venire a Barletta, una piazza importante che non merita l’Eccellenza. C’è una società solida ed è bastato veramente poco per convincermi. La retrocessione dello scorso anno? Fa sempre male. Barletta e i tifosi sono rimasti scottati in primis da tutto questo e noi dobbiamo fare di tutto per fargli gioire

Il gruppo è consapevole sin dai primi giorni di luglio di essere forte e competitivo. Poi è ovvio che è sempre difficile vincere e dare continuità. Non è mai facile vincere un campionato. Io ho semplicemente accettato l’offerta, arrivato in punta di piedi, conoscevo già buona parte dello spogliatoio. Per me è stato facile”.

Barletta-Bisceglie dove vedere in tv streaming

Il percorso di Scaringella e il sogno Serie C

Tanti i sacrifici di Scaringella, tra cui anche lavorare durante il suo percorso da calciatore: “Questa piccola carriera che ho fatto è stata molto simpatica. Sono stato fortunato da un lato, però ho fatto tanti sacrifici. Non ho mai fatto un settore giovanile, l’ho fatto nel mio paese. Ho iniziato in Eccellenza da under, poi è arrivato l’allenatore Valeriano Loseto, l’artefice di quel salto di categoria che mi ha dato la possibilità allenarmi, crescere e fare bene. Dopo quell’anno, Loseto mi ha portato con sé in Promozione a Gravina dove abbiamo vinto campionato e Coppa Italia segnando 28 reti.

In tutti questi anni io ho sempre lavorato. Lavoravo di notte nel caseificio. Dopo aver vinto il campionato in Eccellenza, pur essendoci stata la riconferma della società, quell’anno lì è venuto a mancare mio padre e quindi per diverse situazioni avevo anche pensato per un attimo di smettere e aiutare la famiglia solo con il lavoro. Ho continuato con il lavoro e giocato un campionato di Promozione con il Corato dove abbiamo vinto.

Alla fine di quel campionato ho ricevuto una chiamata da Loseto stesso. L’anno prima, quando io ero a Corato, lui allenava la Berretti della Fidelis Andria. Mi chiama per dirmi di vederci a Bari col direttore Antonicelli e mi fanno questa proposta: “Vorremo fare questa scommessa su di te e darti questa possibilità”. Ovviamente sono stato costretto a lasciare il lavoro e a firmare il minimo federale con la Serie C con la speranza che le cose andassero bene. Così è stato perché a dicembre avevo già realizzato 7 gol. Quindi questa grande opportunità è nata grazie a Loseto che ha creduto in me”.

Barletta e Scaringella: “Voglio restare qui anche in Serie D”

Una battuta finale anche sul futuro a Barletta: Quando sono arrivato qui ho firmato per un anno e mezzo, quindi da ieri è scattato il nuovo contratto per l’anno prossimo. Rivedo il Barletta dell’anno dove sono arrivato io a dicembre. Lì c’era lo zoccolo duro con i vari innesti. Questa squadra, in Serie D, può dire la sua vista la qualità di calciatori della quale dispone.

Nella storia del calcio non c’è mai stata una squadra che ha vinto senza la forza del gruppo. Il singolo ti risolve la partita, però poi a livello collettivo se non c’è unione non si arriva raggiungere l’obiettivo finale. Questo Barletta è stato costruito con uomini bravi, esperti, forti e allenata da un signor allenatore.

Siamo già entrati nella storia del Barletta perché questa squadra ha una mentalità vincente come giusto che sia. Non è scontato vincere un campionato così. Adesso bisogna guardare ad altri obiettivi, sia personalmente che per il rispetto di maglia e tifosi”.