I gol, i sogni e l’obiettivo promozione, Mignani: ”Voglio la C con la Pianese”

Potenza e freddezza, senso del gol e della posizione, umiltà e determinazione, ma, soprattutto, sempre al posto giusto al momento giusto. Tutto questo è Gugliemo Mignani, il bomber che a suon di reti sta trascinando la Pianese verso la promozione in Serie C. Giovanissimo, 22 anni il prossimo agosto, ma parla già da veterano. Lo si capisce già da subito, quando parla del motivo per cui sta facendo così bene : ”Il merito è del mister e dei miei compagni, che sono a mia completa disposizione e mi mettono sempre nelle migliori condizioni per segnare, io devo solo farmi trovare al posto giusto. Anche la società mi ha sempre fatto sentire protetto e mi ha sempre fatto vedere quanta fiducia avessero in me.

Mai, nel corso della sua carriera, Mignani aveva raggiunto la doppia cifra: ”Aver fatto così tanti gol è qualcosa di inaspettato, non mi sarei mai immaginato di segnare così tanto. E’ una gioia immensa e una grandissima soddisfazione, che mi ripaga in qualche modo dei sacrifici che ho fatto per arrivare fino a qui”.

Doppia cifra superata ampiamente, dato che adesso, a tre giornate dal termine del girone, Mignani ha già messo a segno 20 gol. Numeri da capogiro, che lo hanno reso il capocannoniere non solo del girone E, ma dell’intera Serie D. Trono che però, almeno per ora, deve diversi con Simone Saporetti, attaccante del Carpi, anche a lui a quota 20 centri. Con l’attaccante degli emiliani, Mignani condivide anche un’altra cosa: entrambe le squadre sono in vetta alla classifica, ma, se per il Carpi c’era da aspettarselo, la Pianese ai nastri di partenza era tutt’altro che favorita: ”Non ce lo aspettavamo affatto, non era quello che ci aveva chiesto la società ha ammesso Mignani – Adesso però non possiamo nasconderci, siamo in vetta dall’inizio del campionato e vogliamo rimanerci. Non so se ci riusciremo, ma dobbiamo provarci con tutte le nostre forze. Voglio che alla fine del campionato non abbiamo rimpianti”.

Mignani: ”Il Siena un sogno, ma testa alla Pianese”

Il cognome Mignani è indissolubilmente legato al Siena. Michele Migani ha infatti vestito la casacca bianconera per 241 volte, diventandone capitano e simbolo, anche negli anni della Serie A. Ma anche Guglielmo ha indossato la maglia della Robur per un’annata: ”Della stagione al Siena porto un ricordo bellissimo, indelebile. Da senese è stato il coronamento di un sogno. L’unico rimpianto è che, dato che gli stadi erano chiusi per via della pandemia, abbiamo dovuto giocare senza tifosi. Ciò non ha impedito ai senesi di farmi sentire la loro vicinanza, come quando tornammo dalla trasferta di Cannara, dove ho fatto il primo gol con il Siena, e aspettarono l’arrivo del pullman per festeggiare tutti insieme. Un mio ritorno in futuro? Ovviamente in futuro mi piacerebbe, ma vediamo se e quando ci sarà l’occasione. Adesso penso solo alla Pianese”.

”Per me mio padre è il miglior allenatore del mondo”

Inevitabile, poi, che il discorso ricada sul padre di Guglielmo, Michele Mignani, attualmente allenatore del Palermo: ”Per me è il miglior allenatore del mondo, sono il suo più grande tifoso. Spero che anche a Palermo riesca a fare bene e riesca a centrare la promozione, anche se ovviamente non sarà facile. So per certo che ce la metterà tutta, mettendo in campo la sua fame e la sua competenza”. Un’eredità importante, dunque, quella da gestire, ma dalla quale Guglielmo si sta smarcando, per poter essere finalmente considerato Mignani e non più solo il figlio di Michele

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Alessandro Gonnelli