Molfetta, Saverio Bufi si è dimesso da vice presidente
In questo pomeriggio, intervenendo in una trasmissione in diretta su Facebook sulla trasmissione sportiva SuperMario Sport, il vice presidente del Molfetta Calcio Saverio Bufi ha rassegnato le proprie dimissioni da amministratore delegato.
Le motivazioni
Alla base di questa decisione ci sarebbero delle alcune frizioni e tensioni all’interno della società.
Bufi ha ammesso in diretta che “non è possibile gestire un club nel quale ci sono delle persone che deliberatamente stanno cercando di distruggere la società“.
L’ex vice presidente ha ulteriormente aggiunto che questo è un tentativo di evitare di distruggere quanto di buono è stato fatto in questi anni. Il dirigente ha fatto venire alla luce tutte le carenze organizzative e amministrative.
“In questa stagione – ha detto – è stato raggiunto l’apice, la pazzia più totale: il settore giovanile non è pagato e ci sono persone che vengono continuamente minacciate. Eppure quest’estate avevamo presentato un bel progetto, che aveva trasformato la società in un’azienda. Ci sono persone persone vicine alla società che scrivono di essere contenti se il Molfetta perde. Questi personaggi destabilizzano l’ambiente, parlando contro l’allenatore e i giocatori. Sono stanco di queste bambinate“.
Bufi vuole prendere in mano la situazione. “Sono disposto – ha aggiunto – a prendermi la squadra con altri imprenditori per dare solidità a questo progetto e guardare al professionismo, anche perchè sono il primo tifoso di questa squadra. Non possiamo fare tre passi avanti e cinque indietro per via dei continui depistaggi di chi vuole distruggere il Molfetta“.
Il futuro
Il dirigente, infine, ha aggiunto che non sarà più amministratore delegato ma resterà comunque socio della società pugliese. “E’ l’ultimo tentativo – ha concluso Bufi – per salvare e proteggere il club. Sarò garante del controllo di conti, atteggiamenti e comportamenti per tutelare il progetto. Da ora in avanti, o io o Cormio: se vuole continuare deve metterci la faccia davanti alla città, facendo tutto quello che sta facendo ogni giorno per distruggere il Molfetta. Non voglio fare tornare indietro questa società e non voglio avere più niente a che fare con questi comportamenti. Se ci fosse bisogno, faremo delle azioni di carattere giuridico per tutelare il nome del club“.
A cura di Federico Roscioli e Giacomo Grasselli