Dal mese di novembre dell’anno scorso, Giordano Moroncelli non è più il DG della Romana FC, ma il direttore ha tutta la voglia di tornare all’opera. E potrebbe farlo molto presto, E potrebbe farlo molto presto, qualcuno ha già pensato a lui in vista della prossima stagione. L’inattività di un direttore, difatti, non è mai reale in attività: ci sono sempre partite da guardare e giocatori da osservare, anche e soprattutto quando non si è sotto contratto.
“Stare fermo non è semplice – ha confessato Giordano Moroncelli nell’intervista ai nostri microfoni. Ho sfruttato questo tempo per osservare dall’esterno i gironi F e G che sono quelli più vicini a me, che li ho affrontati da direttore. Squadre, calciatori, è questo il mio mestiere e, avendo lasciato la Romana a novembre, ho avuto modo di studiare. Voglio tornare in pista e, dopo aver compiuto un processo di crescita, valuterò anche offerte fuori dal Lazio“, anticipa Moroncelli.
Con l’ex direttore della Romana non potevamo che parlare di quanto visto quest’anno nel girone G, dominato e già vinto dalla Cavese. “Non c’erano dubbi sul fatto che la Cavese fosse la stragrande favorita del girone G. Sicuramente ci si poteva aspettare qualcosina in più, in particolar modo da Nocerina, Ostiamare e San Marzano che vedevo preparate ad affrontare il campionato, ma la Cavese ha stravinto. È un peccato vedere anche il Trastevere a ridosso della zona play-out, è una società che ha lottato sempre per piazzamenti importanti e che investe sempre in modo oculato. Queste sono le tre squadre che vedevo accreditate a dar fastidio alla squadra di Di Napoli, perché hanno fatto tanti investimenti. Chi invece continua a sorprendermi in positivo è il Cassino, tanto merito a loro e all’Ischia che sono secondi in classifica e vicini ai play-off”.
Nella passata stagione, però, la Romana FC era la Lupa Frascati, che abitava il girone F, sempre vicino al direttore Moroncelli. Girone vicino alla conclusione e che vede il Campobasso vicino all’obiettivo massimo: “Il Campobasso sin da subito ha reso chiare le sue intenzioni, ma già dal campionato di Eccellenza. Qualche tempo fa ho avuto modo di conoscere la nuova proprietà, lavorano davvero bene. Era assai probabili vedere le squadre di tre grandi piazze come Campobasso, L’Aquila e Sambenedettese occupare il podio del girone F. Sicuramente la Samb, con il cambio in panchina e il ritorno dello stesso allenatore, ha denotato maggior confusione rispetto alle avversarie. Un plauso va a L’Aquila, che con il suo nuovo azionariato popolare ha creato qualcosa di nuovo in Italia e la squadra è anche vincente. Ottimo anche il campionato del Roma City“.
Uno dei temi più importanti affrontati nell’intervista sul nostro portale e quello che porta riflessioni sulle ambizioni del Lazio nel mondo pallonaro. I club laziali, infatti non stanno raccogliendo moltissimi risultati proficui in questi anni. “Io credo che il problema del calcio laziale sia culturale, la nostra regione è poco strutturata rispetto a molte altre. Abbiamo solamente 17 squadre fra Serie A e Serie D: 3 in massima serie, 2 sono il Lega Pro e le altre 12 in quarta serie. Viterbo non ha più una realtà in queste categorie, così come il Rieti che pure ha due squadre di calcio nella stessa cittadina, sintomo fra le altre cose di mancanza di unione di intenti… Meglio, poi, non parlare del numero di tifosi di cui Trastevere, Roma City o altre squadre simili godono rispetto a certe formazioni del sud come la Cavese, per fare solo un esempio. Questo è un problema di cultura, ed è la principale motivazione per cui il calcio laziale è indietro rispetto ad altre regioni“.
Anche per questo motivo, forse, l’ex DG della Romana sta anche valutando di lasciare la sua regione d’appartenenza nell’immediato futuro. “In effetti, in virtù della prossima avventura sarei anche pronto a lasciare il Lazio per un progetto convincente. Un contatto con un club l’ho già avuto, ma è ancora tutto in divenire”, ha concluso il direttore Giordano Moroncelli ai microfoni di SerieD24.