Yunus Musah, dal Giorgione al Milan
Dal Mondiale con gli Usa al Milan. Come sappiamo bene, la competizione più importante nel mondo del calcio per la seconda volta consecutiva non ha visto nessuno giocatore italiano scendere in campo… o quasi. Infatti, pur non essendoci stata la nazionale di Mancini c’è un calciatore che ha un grosso trascorso nel nostro paese: Yunus Musah, centrocampista classe 2002 nato a New York e nuovo rinforzo del Milan.
La sua particolare avventura nel mondo del pallone è iniziata con una società italiana: il Giorgione Calcio. Il club, attualmente in Eccellenza, di Castelfranco Veneto ha avuto il giovane nelle sue fila dal 2008 al 2012 prima della partenza per l’Inghilterra e per l’Arsenal.
Gli inizi di Musah al Giorgione
Una storia simile a una favola che ci siamo fatti raccontare da Umberto Beraldo, uno dei suoi primissimi allenatori al Giorgione.
Sul primo incontro con il centrocampista del Valencia: “All’epoca avevamo tantissime iscrizioni e per questo servivano più allenatori, tra cui io, a seguire questo grosso numero di ragazzini. Musah era uno di questi e già all’epoca giocava come fuoriquota“.
Ora a 20 anni è stato una delle giovani stelle del mondiale: “Yunus aveva la possibilità di scegliere più nazionali, anche se aveva fatto tutta la trafila con quella inglese, poteva optare anche per Italia, Ghana e Stati Uniti, avendo ben quattro passaporti. Per vari motivi alla fine ha deciso di vestire la maglia degli Usa ed essere già un protagonista della selezione a stelle e strisce”.
Da New York all’infanzia in Veneto dove inizia ad appassionarsi al calcio: “A 6 anni era venuto insieme al fratello a fare uno dei nostri stage estivi e aveva impressionato subito tutti. Fin da piccolo dava l’idea di essere speciale pur facendo parte di un’annata molto importante per noi come settore giovanile“.
Italia, Inghilterra e Spagna: nel giro di vent’anni Musah si può definire un vero e proprio cittadino del mondo: “Lui è molto legato all’Italia e al Veneto sia dentro che fuori dal campo. Vederlo poco più che maggiorenne con così tanta esperienza all’estero mi rende orgoglioso di lui“.
Il trasferimento all’Arsenal
A 10 anni arriva il trasferimento in Inghilterra all‘Arsenal: “Quando avevamo appreso la notizia è stato uno shock per noi ma ormai la decisione era presa per via degli impegni lavorativi del padre. Non eravamo comunque preoccupati per il suo futuro calcistico dato che aveva gli occhi di tutte le principali squadre italiane e inglesi. Se fosse rimasto in Italia molto probabilmente sarebbe andato all’Inter o alla Juventus“.
Ora Musah giocherà in Serie A. “La storia di Yunus è la dimostrazione che i sogni si possono realizzare e l’altra cosa è che unendo il talento con la giusta personalità ti puoi giocare il mondiale anche da giovane. Poi sono felice che si fa sentire spesso con i suoi primi compagni e anche con noi allenatori. Un giorno sarebbe bello accoglierlo a Castelfranco Veneto facendo anche qualcosa di importante insieme“.
La crescita del movimento americano
Mckennie, Reyna, Aaronson e Musah sono tra i tanti talenti degli Usa che si candidano come possibile nuova potenza tra le nazionali: “Negli ultimi anni hanno davvero lavorato bene sulla crescita dei giovani e ora hanno diversi nomi che giocano nei principali campionati europei. Sono un movimento in crescita e piano piano il calcio pure da loro si sta ritagliando una grossa fetta di seguito“.
A cura di Niccolò Parenti