Clamoroso a Nardò: si dimette il presidente Donadei
Salvatore Donadei non è più il presidente del Nardò. Un fulmine a ciel sereno nella città salentina dopo la salvezza ottenuta ai playout in Serie D.
L’imprenditore neretino ha deciso di dimettersi da presidente del club che ha guidato dal 2019 ad oggi. Colpo duro per la piazza che aveva vissuto momenti felici sportivamente parlato in questi anni grazie a Donadei. Veniva considerato il salvatore della città visto il momento difficile in cui aveva rilevato la società tre anni fa, quasi sul punto di fallire.
Futuro adesso incerto in casa Nardò che deve prima trovare un presidente disposto ad investire nel calcio e nella Serie D.
La stagione del Nardò
Complici vari avvicendamenti di tipo disciplinare, Donadei e il suo Nardò non hanno vissuto una stagione tranquilla.
Se si aggiunge un calendario disintegrato dal Covid in inverno si può tranquillamente dire che i pugliesi si siano salvati quasi per miracolo. Con 45 punti in 38 giornate è arrivato il quindicesimo posto che non è valso la salvezza diretta ma i playout. La permanenza in D è arrivata dopo la vittoria in casa per 5-1 in una sorta di spareggio contro il San Giorgio.
Marco Puntoriere è stato l’assoluto trascinatore della squadra con 13 reti segnate. Bene anche Matias Cristaldi con 9 gol e Mancarella con 7 reti.
Nonostante il quarto attacco del Girone H (59 gol segnati), il punto debole del Nardò è stata la difesa con 67 gol incassati, la peggiore di tutte.
La lettera di addio di Donadei al Nardò
Con una lettera di addio, Salvatore Donadei si è ufficialmente dimesso da presidente del Nardò. Ecco il comunicato dell’imprenditore salentino:
“Termina qui la mia esperienza presidenziale alla guida del Nardò Calcio, iniziata nel luglio 2019.
Un triennio intenso, in un periodo drammaticamente complicato per la sopravvivenza delle persone, figuriamoci per l’esercizio della passione pallonara.
Al solito non mi sono risparmiato, sotto nessun profilo, mettendoci sempre la faccia – qualcuno che mi vuole bene sottolinea anche “fin troppo” – e decidendo, sempre, avendo di mira la crescita della società, adoprando rispetto e condivisione.
Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato, volendo e facendo davvero il bene della società, in modo genuino e disinteressato…
Ciò che è stato costruito in questi tre anni è sotto gli occhi di chi voglia, e sia in grado, di scorgere contenuti e sfumature – d’altra parte ci sono “cose” che non hanno un prezzo di mercato ed altre che risultano introvabili anche nelle più lussuose maison – .
Di particolare rilievo, ed a me molto caro, il rapporto instaurato in questi anni con tutta la stampa ed i mass media, che accomuno in uno speciale ed affettuoso ringraziamento.
Sempre Forza Rossi!“