Nardò, quando la solidità difensiva fa la differenza |FOCUS
Considerare il Nardò come la sorpresa del girone H, non corrisponderebbe alla realtà. I granata sin da quest’estate hanno costruito un’ottima squadra, che potesse ambire a grandi ambizioni. La scelta di un allenatore come Nicola Ragno, tra l’altro, non può che confermare questa tesi. L’ottima prima parte di campionato, inoltre, ha portato il club ha investire molto nel mercato invernale. Gli arrivi di Ferreira, Addae e Montinaro sono solo un esempio. Valori importanti che si sono aggiunti a una rosa, già composta da buoni giocatori come Gjonaj, De Giorgi e Dambros, ma non solo.
Probabilmente ad inizio anno i neretini partivano un gradino sotto a corazzate come Cavese, Brindisi e Casarano. Tuttavia, le carte in gioco per potersela giocare fino alla fine non sono mai mancate. Ed effettivamente così è stato. Adesso, a sole sei giornate dal termine del campionato, solo la Cavese ha fatto meglio del Nardò.
I quattro punti di distacco tra le due squadre tengono, giustamente, ancora vive le speranze dei tifosi granata. E ora l’obiettivo è trasformare quello che fino ad adesso è stato un grandissimo lavoro, in un autentico capolavoro.
Il Nardò chiude la saracinesca: è la terza miglior difesa d’Italia dalla A alla D, al pari del Napoli
“I campionati si vincono con le migliori difese“. Un affermazione che negli ultimi anni più che mai ha diviso il nostro Paese. Noi non possiamo confermarlo, ma dati alla mano si può constatare che le grandi difese occupano sempre le zone alte della classifica. Il Nardò ne è un esempio. Solo 16 gol subiti dall’inizio del campionato. Al pari del Napoli in Serie A e del Pineto nei dilettanti. Meglio dalla A alla D han fatto solo Catanzaro e Catania, le uniche due squadre che hanno già festeggiato la vittoria dei rispettivi campionati. Numeri davvero impressionanti. Nel 2023 la formazione di Ragno ha subito solo cinque gol, di cui due nella sconfitta a Francavilla. Una squadra a cui far gol è diventata quasi un’impresa e di conseguenza batterla lo è ancor di più.
Altre sei finali per tenere vivo il sogno
Adesso per il Nardò restano le ultime sei finali per poter continuare a sognare. Il club continua a crederci, così come l’amministrazione comunale. Proprio negli scorsi giorni è avvenuto il primo sopralluogo al “Giovanni Paolo II” in maniera tale da iniziare quanto prima i lavori di adeguamento dello stadio per i professionisti. I granata torneranno in campo domenica 2 aprile contro la Nocerina. Tra le gari rimanenti, inoltre, gli scontri diretti contro Casarano, Brindisi e Barletta. Un calendario non semplice, ma che i granata dovranno affrontare con la massima determinazione. Proprio come accaduto fino ad oggi.
A cura di Francesco Giudice