Si rompe il crociato e il club gli rinnova il contratto: accade in Serie D

Arriva dalla Serie D una storia che fa bene al cuore degli appassionati di calcio e non solo. Luca Guadalupi, centrocampista del Nardò, dopo aver riportato la lesione del legamento crociato, è stato operato nella giornata di ieri.

Nel calcio, come risaputo, questo tipo di infortunio è il più temuto dai calciatori, perché necessita di un lungo periodo di recupero. Tuttavia Guadalupi, nonostante il grave infortunio, ha avuto modo di ricevere una buona notizia. Il Nardò, infatti, ha deciso di rinnovare il contratto al proprio centrocampista che, dunque, vestirà la maglia granata anche nella stagione 2023/24.

Un gesto di gran cuore da parte della società, tutt’altro che scontato. Il giocatore ex Bari e Taranto, dunque, potrà continuare a stupire i tifosi neretini anche nel corso della prossima annata, come già fatto durante la prima parte di questo campionato.

Il Nardò: “Guadalupi è stato operato al legamento crociato. Contratto rinnovato fino al 2024”

A comunicare l’intervento del centrocampista del Nardò, Luca Guadalupi, è stata la stessa società attraverso i propri canali ufficiali. “I grandi Guerrieri superano qualunque avversità. Questa mattina in quel di Perugia, il nostro Luca Guadalupi si è sottoposto ad una delicata operazione al legamento crociato, dopo lo sfortunato infortunio”. Il giocatore neretino si è sempre contraddistinto in maniera positiva, sia in mezzo al campo che fuori: “Nella prima fase della stagione Luca ha dimostrato la sua serietà da professionista e si è fatto apprezzare per la sua umiltà e per il suo carisma dal resto della squadra e dai tifosi Neretini“, scrive il club nella nota ufficiale.

Il comunicato, infine, si conclude con la grande notizia: “La società AC NARDÒ è lieta di COMUNICARE che ha già raggiunto l’intesa con Luca per il rinnovo di un altro anno del contratto. Quindi nel 2024 il n. 17 sarà nuovamente in campo con la maglia granata, a guidare il centrocampo Neretino. FORZA AC NARDÒ.. FORZA LUCA!“.

A cura di Francesco Giudice

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