Arriva nel tardo pomeriggio di oggi la notizia del progetto di un nuovo stadio per il Nardò. Attraverso i propri social la squadra rende noto il maxi intervento che si farà al “Giovanni Paolo II“. Le modifiche non riguarderanno solo il campo, ma anche le tribune e le strutture legate alla società.
Inizia una nuova era in casa Nardò. Giunge da poco la notizia del progetto da 5 milioni di Euro per dare un nuovo volto allo stadio “Giovanni Paolo II”. Oltre alla ristrutturazione, il progetto prevede anche la costruzione di nuove strutture legate allo stadio.
La società comunica la notizia attraverso i social: “È di oggi infatti la notizia di un “NUOVO STADIO” CON UN PROGETTO DA 5 MILIONI DI EURO! Un maxi intervento al “Giovanni Paolo II” per consegnare a Nardò un impianto da “Serie C”, con prato sintetico, nuova sistemazione della tribuna su via Santa Maria del Ponte, nuova tribuna in muratura su via XX Settembre, nuovo campetto d’allenamento, nuovo muro di recinzione, bagni e servizi oltre alla realizzazione di strutture commerciali per merchandising“.
La società ringrazia dunque chi ha reso possibile tutto ciò: “La Società ringrazia l’amministrazione comunale per l’attenzione dimostrata ed esprime la sua gratitudine nello specifico alla persona del Sindaco Avv. Pippi Mellone e all’assessore ai lavori pubblici Sig. Oronzo Capoti, quest’ultimo sempre disponibile e vicino alle esigenze della squadra”.
La notizia non tarda ad arrivare anche dai social del sindaco Pippi Mellone, che ricorda il percorso del Nardò. Dalle macerie alla rinascita: “In soli 80 mesi Nardò è rinata tornando a essere una grande e importante città. Abbiamo lavorato senza fermarci un attimo per ricostruire una “Nardò in macerie”, che era il fanalino di coda della Provincia. Oggi siamo un modello amministrativo per tanti pugliesi (e non solo). Oggi siamo il motore economico del Salento!“
Il sindaco di Nardò continua poi entusiasta per il progetto dello stadio: “Ora è il turno dello stadio comunale Giovanni Paolo II. Una struttura su cui abbiamo già fatto tanto (manto erboso, superamento del barriere architettoniche e nuovi servizi) ma che necessita di consistenti interventi per essere all’altezza del futuro del Nardò. Realizzeremo così un impianto moderno che, con una gestione illuminata, potrà essere autosostenibile“.