Nati in D, gioielli in A: le promesse mantenute
In occasione della giornata mondiale della felicità, noi vorremmo sognare e, in questo articolo, vorremmo farlo con Junior Messias, Pierre Kalulu, Dardan Vuthaj e Andrea Fancelli. Vi chiederete, perchè sognare? Perchè la storia del calcio insegna che non bisogna mai smettere di credere in ciò a cui si tiene, anche sognando in grande. Questo lo sanno bene i due gioielli rossoneri ma chissà, qualcun altro magari seguirà le loro orme. D’altronde, ricordiamoci che la storia spesso si ripete…
Messias e Vuthaj
Casa Milan conosce molto bene il mondo della Serie D, campionato da cui ha pescato due giocatori oggi fondamentali: Junior Messias e Pierre Kalulu. Ma andiamo con ordine. Messias rappresenta la dimostrazione che il sacrificio ripaga sempre. La sua storia, ormai conosciuta, ha fatto il giro del mondo e non smette di ispirare giovani calciatori. Il suo è stato un vero e proprio balzo in avanti improvviso ed ora veste una delle maglie più titolate al mondo.
Dardan Vuthaj, invece, è un attaccante del Novara, ha 26 anni e non smette di sorprendere con i suoi numeri. L’albanese è capocannoniere del Girone A e dell’intera Serie D e nessuno riesce più a fermare questa macchina da gol. Uno dei suoi idoli è Zlatan Ibrahimović e chi lo sa, magari un giorno potrà arrivare la chiamata dalla A e giocare insieme al campione svedese. Noi ci auguriamo che vada così perchè ci piace sognare e spesso i sogni si avverano, come è successo per Messias.
Kalulu e Fancelli
L’altro gioiello di Milano è Pierre Kalulu. La storia del ventunenne non è tra le più conosciute ma noi sappiamo che anche lui, come Messias, nasce dalla Serie D. Precisamente ci troviamo in Francia, al Saint-Priest, squadra militante nella quarta divisione. Qui, all’epoca bambino, Pierre si fa notare e passa presto all‘Olympique Lione. Oggi il difensore è un titolarissimo della formazione di Stefano Pioli ed ha raggiunto anche quota 2 reti in rossonero.
Ritornando al campo di D, troviamo Andrea Fancelli del Pro Livorno. Fancelli è giovanissimo, è un difensore classe 2004 che non manca di tecnica e di potenziale. Nonostante la complicata lotta salvezza della squadra toscana, Andrea, con le sue ottime prestazioni, continua a dimostrare di essere un talento. Per lui è arrivata anche, qualche giorno fa, la convocazione per la Viareggio Cup. Tutti questi segnali, conciliati alla sua giovane età, fanno ben sperare che il futuro riserva per lui qualcosa di bello, magari la Serie A.
Gloria Cusin