Il calcio è bello perché regala sempre emozioni e storie che non tutti conoscono. Dicembre 1996, Leominster, un piccolo paese della contea dell’Herefordshire al confine con il Galles che conta solamente 11mila abitanti. E’ qui che è nato Jarrod Bowen, di ruolo calciatore ma che, come tutti i bambini cresciuti a pane e pallone (nel suo caso sandwich), hanno da sempre coltivato il sogno di sfondare in questo meraviglioso sport. E pensare che la sua passione era quella di gestire una fattoria. Infatti, da giovanissimo, trasportava cemento per suo papà e lavorava nei campi di patate di suo zio, senza però trascurare l’amore per il calcio.
“Dove preferisci giocare? Sono destro, mi piacerebbe giocare ala destra. Però riesco ad esprimermi meglio al centro dell’attacco”. Visto che col pallone ci sapeva abbastanza fare, Bowen venne ingaggiato dall’Hereford che decise di farlo crescere e coltivarlo nel proprio settore giovanile. Dopo qualche partita, però, l’allenatore della prima squadra dell’epoca decise di portarlo con sé per la stagione 2013-14. A marzo arrivò anche l’esordio in National League, l’equivalente della nostra Eccellenza, contro il Barnet. Qualche gara più tardi, ecco anche la gioia del primo gol in carriera: si giocava in casa, all’Edgar Street di Hereford, e Bowen si rese protagonista andando in rete nella vittoria per 3-2 contro l’Alfreton.
Nel mezzo, però, spicca il fallimento del club nel 2014. I tifosi dell’Hereford United fondarono un nuovo club chiamato Hereford FC grazie al finanziamento di un imprenditore locale che ancora oggi è ricordato con immensa gioia e gratitudine da quelle parti. Sotto la sua gestione arrivano la vittoria di campionato, coppa e del trofeo regionale dell’Herefordshire County Cup. Il ricordo più bello, però, è la finale persa di FA Vase giocata a Wembley nel 2016.
Bowen era il fiore all’occhiello di quella squadra, tant’è che su di lui piombò subito l’interesse dell’Hull City che inizialmente lo inserì nella lista del settore giovanile. La lunga esperienza con i “Tigers” è stata quella decisiva per la crescita e la formazione del ragazzo. E’ stato un percorso graduale: esordio con vittoria in Carabao Cup contro l’Exeter, debutto in Premier League, e retrocessione amara ma fondamentale per lui in Championship. E’ proprio nella seconda divisione inglese che Bowen è definitivamente sbocciato, visto che nel corso di quel campionato totalizzò 42 presenze e 14 reti.
La crescita di Jarrod Bowen è stata esponenziale, e dopo 124 presenze e 52 gol totalizzate in sei anni di Hull City, ecco la prestigiosa chiamata del West Ham. Per strapparlo alla concorrenza, gli “Hammers” hanno dovuto sborsare ben 25 milioni di euro, soldi ben investiti visto che è diventato una pedina importante nello scacchiere di David Moyes. Dal 2020 in quel di Londra, ma con già 21 gol all’attivo, uno di questi in Europa League contro il Genk.
Dopo una lunga gavetta iniziata dai bassifondi inglesi, il 24 maggio 2022 Jarrod Bowen viene convocato per la prima volta dalla Nazionale inglese di Southgate. Debutto con sconfitta contro l’Ungheria, ma che esordio: titolare dal 1′ minuto con la prestigiosa maglia numero dieci sulle spalle. Sarà dispiaciuto per aver perso, ma sicuramente non potrà mai dimenticare questa grande emozione.
E non è tutto, perché il sogno di Bowen continuerà ancora. Il 7 giugno sfida alla Germania, mentre quattro giorni dopo rivincita contro l’Italia. Non si sa se partirà titolare o meno, ma essere arrivato lì e giocarsi le proprie carte contro altri grandi campioni è un premio per il percorso costruito fin qui.