L’emozione di Trigoria e il sogno azzurro: Raffaele De Martino si racconta

Realizzare un sogno non è impossibile, ma realizzare quello di diventare calciatore è un lusso che in pochi posso permettersi. E’ il caso di Raffaele De Martino che di ruolo fa il centrocampista davanti alla difesa, alla De Rossi per intenderci, e che ha realizzato tanti dei suoi sogni.

Perché il paragone con De Rossi? Chi nasce in mezzo al campo in quel di Trigoria non può che non essere avvicinato a uno come lui. De Martino è cresciuto nel settore giovanile della Roma con i miti di Totti e De Rossi a pochi millimetri di distanza. Ha esordito in Serie A, in Champions League e ha assaporato anche l’emozione di scendere in campo con l’Italia U21 contro l’Inghilterra a Wembley in quel pirotecnico 3-3 del 2007.

Poi l’esperienza con l’Udinese dove metterà a segno anche il suo primo e unico gol in Serie A, e un successivo alternarsi di squadre tra la sua Campania e il resto d’Italia, in particolare Nocerina, Avellino, Paganese, Latina, Rimini e Racing Fondi.

Esattamente 16 anni fa, il 24 marzo 2007, esordiva con la Nazionale U21 di Casiraghi in un match amichevole contro l’Inghilterra a Wembley. Subentrato nel secondo tempo al posto di Padoin, De Martino ha assistito al pirotecnico 3-3 finale firmato da una tripletta di Pazzini.

L’emozione dell’esordio, il brivido del palcoscenico importante

Cresci nel settore giovanile della Roma, esordisci in Serie A e qualche giorno dopo in Champions League. Quante promesse del calcio pagherebbero per vivere un debutto così come quello di Raffaele De Martino: “Della mia esperienza nel settore giovanile alla Roma ho dei ricordi stupendi. Ero approdato in un club importante e venivo dalla piccola realtà di Angri, paese in cui sono cresciuto. A Roma vivevo ogni momento con gioia di imparare e con il sogno di arrivare tra i grandi e Trigoria in questo era magica perché ti faceva assaporare sempre questo profumo.

Ho lasciato e conosciuto tanti amici con i quali ancora oggi abbiamo gruppi dove ricordiamo quei momenti passati insieme. Il percorso è stato una scalata repentina fino ad arrivare all’esordio in Champions contro il Bayer Leverkusen e nella stessa settimana anche in Serie A con il Milan a San siro dove c’erano tantissimi campioni. Ero emozionato e non nascondo che avevo anche un po’ di paura, ma Totti e De Rossi, con cui avevamo già condiviso un po’ di Primavera insieme, mi hanno aiutato tantissimo e tranquillizzato.

Insomma, sono dei momenti che rimarranno sempre nei miei ricordi. Poi purtroppo la Roma a livello societario era un cantiere aperto e c’è stato qualche intoppo a livello contrattuale che mi hanno portato a fare altre scelte vivendo altre esperienze in A”.

La parentesi di Treviso

Ritornato da una breve esperienza in Svizzera con il Bellinzona, Raffaele De Martino torna in Italia per vestire la maglia del Treviso, neo promossa in Serie A: “A Treviso per la prima volta approdavo da “grande “ al campionato di Serie A e non da ragazzino della Primavera. Anche quella esperienza mi è servito tanto per lanciarmi poi nel panorama calcistico”.

Si vola in Friuli, a Udine

Con l’Udinese dal 2006 al 2008, De Martino non solo trova anche una discreta continuità, ma realizza anche il suo primo gol in Serie A: “A Udine ho avuto la fortuna di giocare tanto e fare il mio primo gol in A contro l’Atalanta. Ricordo ancora quell’azione come se fosse oggi: Di Natale apre largo a sinistra per Dossena che crossa, la palla viene respinta e io dal limite di controbalzo la metto nel sette. E lì un esplosione di gioia con i miei amici più stretti come Pinzi, Iaquinta e Coda!”.

Gli anni di Avellino e Crotone

Dopo Udine, De Martino torna nel Sud Italia per vestire le maglie di Avellino e Crotone in Serie B. Con i campani totalizzerà 27 presenze, mentre con i calabresi 23. “Sono andato in B e ho vissuto due esperienze importanti ad Avellino e Crotone. La prima è stata un’annata difficile in una piazza che era demotivata e una società allo sbando, infatti arrivò anche il fallimento. Nella seconda, invece, ho vissuto un anno bellissimo e ci siamo tolti tante soddisfazioni”.

Ancora in Campania, questa volta a Nocera e Pagani

Pochi calciatori hanno avuto l’opportunità di vestire le casacche di Nocerina e Paganese, due squadre rivali calcisticamente parlando. De Martino è uno dei pochi ad aver realizzato questo passo: “Dopo Avellino e Crotone arrivano la Nocerina e la Paganese, due piazze con una grossa rivalità ma con tanta passione. Sono state due annate con vittoria di un campionato. E’ stato davvero incredibile”.

Si ritorna a “viaggiare” in Italia

Dopo gli anni vissuti in Campania, De Martino compie numerose tappe tra Aversa Normanna, Brindisi, Martina Franca, Rimini, Racing Fondi e Latina, ma ci sono due squadre che resteranno per sempre nel suo cuore: “Sono state delle realtà importanti che hanno contribuito ad arricchire la mia passione per il calcio, però l’Unicusano Fondi e la Racing Fondi mi hanno fatto rivivere delle sensazioni particolarmente positive perché ho rivisto programmazione ed entusiasmo. Poi mi hanno dato la possibilità di riavvicinarmi a mia moglie, con la quale da cinque mesi ho condiviso la grande gioia di diventare papà del piccolo Emanuel!”

E infine Pontinia in Eccellenza

A Pontinia in Eccellenza: “Proprio perché la mia priorità è la mia famiglia ho sposato il progetto Pontinia, paese in cui vivo. Qui posso continuare ad alimentare la mia passione nel giocare a calcio e allo stesso tempo contribuire ad ampliare pian piano questo progetto. Il Pontinia, infatti, è una società fatta da persone genuine che ti fanno sentire come in una famiglia e con una grandissima serietà.

Il mio sguardo rimane sempre rivolto verso il futuro, ad esempio sto prendendo i patentini per aprirmi a nuove opportunità in un ruolo diverso e il mio sogno sarebbe quello di tornare a lavorare in ambienti che per colpa di un brutto infortunio ho vissuto troppo poco. Sognare non costa nulla, come del resto ho fatto quando da bambino sono arrivato a Trigoria!”.

Un sogno chiamato “Nazionale Italiana”

Chi non sogna indossare quella prestigiosa casacca? Difendere il tuo paese, le tue origini, le tue tradizioni e, cosa non meno importante, mostrare quanto vali e quanto hai dovuto sudare per arrivare a giocare in palcoscenici così prestigiosi come quello di Wembley.

Raffaele De Martino, infatti, faceva parte di quella squadra che pareggiò per 3-3 contro l’Inghilterra nel 2007, e a inizio secondo tempo entrò al posto di Padoin: “Dopo aver collezionato tante presenze nelle nazionali giovanili e il Mondiale U20, nella stessa annata ho coronato il sogno di esordire in U21 e addirittura inaugurare lo stadio di Wembley. Mamma mia…da brividi quella giornata! Era una festa, tutto era magico e sopratutto un gruppo di grandi giocatori e di amici. Purtroppo in quell’annata all’ultima partita di campionato ho avuto una lussazione della rotula con rottura della cartilagine e tutto ciò che possa esistere nel ginocchio. Dissi addio all’Europeo U21 purtroppo e questo mi ha portato ad avere un lungo stop da cui ho stentato a riprendermi”.

Intervista di Gerardo Guariglia

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