Nissa-Enna, il TAR accoglie il ricorso: “Sospesi i provvedimenti”
Il TAR ha accolto il ricorso della Nissa
Il TAR ha accolto il ricorso presentato dalla società Nissa dopo il provvedimento del match a porte chiuse contro l’Enna. Dopo la sentenza degli scorsi giorni, la Nissa aveva subito preannunciato reclamo con il presidente Giovannone che si è battuto a lungo per ribaltarla.
In un secondo momento infatti Giovannone aveva anche annunciato di voler vedere la partita – per protesta – sui gradoni del marciapiede per sostegno alla propria tifoseria. Una forma di protesta subito diventata virale.
Adesso una buona notizia dunque per la Nissa, con il match che potrebbe giocarsi senza il pubblico ospite, ma con i tifosi di casa presenti sugli spalti del “Tomaselli” a sostenere la squadra nella prima partita del ritorno in D.
Prima però bisognerà aspettare il provvedimento del Prefetto, che ribalterà la sentenza delle porte chiuse arrivata nei giorni scorsi. Intanto i tifosi della Nissa possono comunque gioire in attesa dell’ufficialità delle porte aperte per il match di Coppa Italia contro l’Enna.
Nissa-Enna, il TAR accoglie il ricorso: il comunicato del club di casa
A comunicare l’esito del ricorso della Nissa, è stato lo stesso club siciliano con una nota sui propri canali ufficiali. Questo il testo della nota:
“Si comunica che, con l’accluso decreto in data odierna, il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, in pieno accoglimento delle deduzioni ed istanza di cui al ricorso giurisdizionale, congiuntamente proposto dalla Nissa FC e dall’Enna Calcio, rappresentati e difesi dall’avvocato Umberto Ilardo, ha sospeso, ex art. 56 c.p.a., l’efficacia giuridica dei provvedimenti emessi dall’U.T.G. Prefettura di Caltanissetta in date 16, 22 e 23 agosto 2024 (con cui è stata disposta, prima, e confermata, poi, la disputa a porte chiuse dell’incontro di calcio Nissa Enna di domenica 25 agosto 2024, ore 18:00 valida per il turno preliminare di Coppa Italia di Serie D),
fissando al contempo la “condizione che l’amministrazione resistente riesca tecnicamente, e nel ristrettissimo lasso di tempo che rimane prima dell’incontro, ad emettere un provvedimento meno gravoso, nei termini indicati nel medesimo decreto presidenziale”, ossia “sostituendo la celebrazione dell’incontro “a porte chiuse” con il meno gravoso divieto di trasferta ed accesso rivolto ai tifosi della squadra ospite”, così come aveva indicato originariamente la Questura di Caltanissetta”.