“Domenica scenderemo in campo, nonostante l’emergenza, i soli 13/14 elementi a disposizione e tutti i problemi, solo per rispetto della città e per onorare la maglia che indossiamo”. Si concludeva con queste scarne, ma profonde parole, il comunicato d’accusa con cui i calciatori della Nocerina hanno lanciato il proprio ultimatum alla società e al Presidente Maiorino.
Confermata, dunque, la partita di questo pomeriggio. Al “San Francesco”, la squadra rossonera (o quel che ne resta) scenderà in campo per la sfida con il Bisceglie. Una partita tormentata e che sarà condizionata dal clima di sfiducia che oramai serpeggia nell’ambiente nocerino. Si annuncia profonda la rivoluzione che modificherà l’organico dei molossi in occasione della riapertura della finestra di mercato di Serie D. Anche se fonti vicine al club ammettono che – al momento – la società farà di tutto per rispettare gli impegni assunti e non cedere gli altri pezzi pregiati del club.
L’oramai conclamata crisi societaria e l’incertezza sul futuro del club stanno indebolendo le importanti basi su cui poggiavano le speranze dei tifosi rossoneri. Nei giorni scorsi è anche circolata la notizia dell’addio del Direttore Sportivo dei “molossi” Bolzan. I calciatori e lo staff tecnico della Nocerina hanno emesso un comunicato stampa in cui hanno spiegato quali saranno le prossime mosse. La via estrema che i componenti della compagine salernitana vorrebbero percorrere è quella di non scendere più in campo. La frattura tra il gruppo squadra/staff tecnico e l’attuale presidente rossonero Maiorino è infatti diventata da tempo insanabile.
Tutto ha un limite. E per i calciatori della Nocerina è da considerarsi concluso il tempo di attendere: “La nostra pazienza è finita! Dopo un lungo faccia a faccia negli spogliatoi stiamo pensando ad un’opzione drastica. Dalla prossima settimana, pur proseguendo regolarmente gli allenamenti, non ci presenteremo più alle partite ufficiali se alla guida della società ci sarà ancora il signor Paolo Maiorino. Siamo stati abbandonati al nostro destino e non ci sono più le condizioni per fare calcio e per lavorare con un soggetto che da mesi ignora le nostre richieste. Ci priva anche del minimo indispensabile per concludere dignitosamente la stagione”.