Il Nola torna tra i banchi per il progetto “A scuola di tifo”
Calciatori e dirigenti del S.S. Nola 1925 torneranno tra i banchi di scuola primaria, secondaria e scuole calcio, per “educare” i fan del domani a un tifo sano e divertente. Saranno sei gli incontri del progetto “A scuola di tifo”, all’interno dei quali si illustrerà la gloriosa storia del club bianconero.
Nola, “Il rispetto del prossimo è la regola fondamentale del calcio”
Il corso, che ha ottenuto il patrocinio della Lega Nazionale Dilettanti Campania e del Comune di Nola, avrà inizio domani, 20 aprile, all'”Istituto Comprensivo Bruno Fiore“. Il 23 aprile la giornata conclusiva: ci sarà un laboratorio artistico per preparare gli striscioni per la gara interna contro il Fasano. Il Capitano Gennaro Acampora sarà uno dei protagonisti del progetto. “Avvicinare i bambini al mondo del calcio è la strada giusta per riportare questo sport ad essere vissuto con i sani valori di un tempo. Sarà bello raccontare quanto è affascinante questo sport, quanto è importante il rispetto del prossimo e delle regole e, soprattutto, quanto è emozionante per un calciatore indossare una maglia che rappresenta un’intera comunità come quella del Nola“.
“Questo progetto ci riempie di orgoglio”
Il pensiero di Luigi Nappi, presidente del Nola: “I bambini sono il futuro ed è nostro dovere sostenere la loro crescita anche nell’approccio al tifo. Dobbiamo essere bravi e scrupolosi nell’inculcare valori quali la sportività e il tifo per e mai contro, dando sempre l’esempio. Questo progetto ci riempie di orgoglio e sarà da annoverare alla stregua della salvezza che stiamo inseguendo al termine di questa stagione. Da parte di tutta la squadra ci sarà massimo impegno per questa iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che coinvolgerà le scuole di Nola. In occasione del match con il Fasano ospiteremo tanti bambini coinvolti nel progetto A Scuola di Tifo accompagnati dai loro genitori ed in quella occasione sono sicuro che in campo e sugli spalti assisteremo ad uno spettacolo che sapranno rendere fieri tutti i nolani”.
Articolo a cura di: Filippo Ferrante