Novara calcio in Serie C: storia, rinascita e obiettivi del club

Solo dieci anni fa, il Novara calcio salutava la Serie A. Così recita un coro degli ultras novaresi, intonato più volte nel corso di questo campionato. Nell’anno dell’immediato ritorno ritorno in serie cadetta, gli azzurri collezionano 32 punti, 10 in meno del Genoa che si salvò.

La stagione successiva perde la semifinale play-off contro l’Empoli, ma lo scivolone avviene nella stagione 2013-2014 quando perde lo spareggio salvezza contro il Varese e retrocede in terza serie. Con l’arrivo di Domenico Toscano in panchina, i gaudenziani vincono, all’ultima giornata, la difficile trasferta di Lumezzane, che sancisce la vittoria del girone A di Lega Pro e ritornano subito in Serie B.

Novara calcio, il ritorno in C e l’illusione della Serie B

Dopo tre stagioni in Serie B, i piemontesi perdono in casa lo scontro diretto con l’Entella all’ultima giornata, retrocedendo nuovamente in Serie C. La prima annata in campionato non è entusiasmante: nono posto finale e eliminazione al secondo turno dei play-off per mano dell’Arezzo.

In Coppa Italia però è un successo, se si considerano le compagini affrontate. Entrati in scena al secondo turno, eliminano in ordine Perugia, Brescia e Pisa. Si dovranno arrendere solamente alla Lazio, dove vengono sconfitti 4-1 all’Olimpico.

Arriva la stagione 2019-2020. Il Novara calcio raggiunge il settimo posto e si qualifica ancora ai play-off, dove vengono battuti in semifinale dalla Reggiana (che tornerà in Serie B).

Novara calcio, nel 2020-21 la stagione del fallimento

L’inferno per la squadra piemontese, sta però per abbattersi su Novarello. Dopo 13 punti raccolti nelle prime sette giornate, gli azzurri entrano in un vortice che li porterà fino alla zona play-out, e con un digiuno della vittoria durato esattamente 102 giorni. Durante questo arco di tempo, la dirigenza esonera Simone Banchieri per Michele Marcolini, che poi verrà anche lui esonerato per far tornare Banchieri.

Oltre al campo, la squadra vive uno scossone anche a livello societario: il presidente Marcello Cianci viene denunciato ed arrestato a Locri dalla Guardia di Finanza. L’accusa è l’ingiustificato possesso di duecentomila euro in contanti nella busta della spesa. Cianci si dimette, ma ciò non placa i tifosi che chiedono a gran voce al proprietario Rullo di vendere la società.

E così accade: in estate l’80% della società viene messa in vendita e comprata dall’immobiliarista Leonardo Pavanati. L’uscente patron Rullo saluta la città tuonando Vi siete liberati di me, finalmente. Il prezzo di acquisto è stato tristemente utilizzato anche nel caso del Parma, proprio prima di fallire. 1 euro, a condizione di coprire tutti i debiti (6 milioni e mezzo). Il restante 20% rimane alla famiglia De Salvo, presidente che riportò i novaresi in Serie A, già costruttore e proprietario del rinomato centro sportivo di Novarello.

A luglio il neopatron Pavanati presenta la domanda di iscrizione in Serie C, che viene rifiutata a causa di irregolarità finanziarie. La società fa ricorso più volte nei tribunali, ma non c’è niente da fare: il Novara, dopo 113 anni ininterrotti, dovrà ripartire dai dilettanti.

Il presidente del Novara FC insieme a Vincenzo Alfiero

Novara rinasce con Ferranti e Di Bari

Dopo la mobilitazione estiva da parte del sindaco, le bandiere azzurre tornano a sventolare con Massimo Ferranti. È lui a vincere il bando comunale per far ripartire la società dalla Serie D.

I tempi per costruire una squadra sono strettissimi ma, grazie all’ottimo lavoro del ds Di Bari, viene allestita una squadra di esperienza con una giusta quantità di giovani. Il 12 giugno gli azzurri esordiscono in Coppa Italia di Serie D, battendo i vicini di paese dell’RG Ticino per 3-0, con il primo gol della nuova era segnato dall’immortale Pablo Gonzalez. L’avventura in Coppa Italia, però, si interrompe al terzo turno per mano del PDHAE.

Pablo Gonzalez e Dardan Vuthaj, i due simboli della rinascita del Novara

In campionato il Novara va fortissimo, nonostante alcune difficoltà iniziali. A metà stagione la vetta è in mano ai ragazzi di Marchionni, posto che non verrà più lasciato dai gaudenziani. Le uniche note negative della stagione sono le due sconfitte contro la Sanremese, diretta rivale del Novara: 3-2 e 1-5, risultati che sanno di beffa per i liguri.

La matematica promozione azzurra arriva alla terzultima giornata, in trasferta contro il Gozzano. Scialbo 0-0 che però, grazie al pareggio della Sanremese sul Sestri Levante, garantisce a Vuthaj e compagni di festeggiare il salto di categoria in anticipo. Gli eroi della cavalcata sono il capitano Gonzalez ed il bomber Dardan Vuthaj, autore (per ora) di 32 reti stagionali.

A cura di Edoardo Discacciati

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