Novara, le parole di Marchionni prima della sfida al Borgosesia
E’ un Marco Marchionni sereno e consapevole dei propri mezzi quello che si è presentato oggi in sala stampa per la presentazione della partita di domani tra Novara e Borgosesia. Sono stati tanti i temi toccati dall’allenatore laziale, ex giocatore di Parma, Juventus e Fiorentina, in vista dell’importante sfida del girone A di Serie D.
Un gruppo vincente
“Giocare più partite ravvicinate – ha spiegato in prima battuta – permette di avere un obiettivo concreto negli allenamenti. La nostra è una rosa importante, è ora di mettere in pratica quello per cui ci alleniamo. Domenica siamo stati bravi, faccio i complimenti i ragazzi perché hanno creato tanto, affrontando la partita nel migliore dei modi dopo un mese e mezzo. Cerchiamo sempre di migliorarci, ma abbiamo interpretato bene l’ultima sfida e questo ci fa ben sperare”.
La vittoria contro l’Asti ha comunque fatto nascere delle riflessioni. “Dobbiamo migliorare – ha analizzato Marchionni – in fase di palleggio: abbiamo fatto degli errori, forse anche per via delle condizioni del campo, ma si può fare di meglio. Bisogna concretizzare le occasioni che si creano, perché occorre indirizzare la partite sin da subito. Riuscire a creare 5-6 chance nel primo tempo fuori casa è comunque un buon punto di partenza, anche perché in trasferta abbiamo sempre faticato”.
Tanti giocatori, tutti titolari: questo fa capire in conferenza l’allenatore del Novara sul suo modo di lavorare. “Avere una rosa lunga – ha detto – a volte è un vantaggio e a volte no, perché dipende da come vengono interpretate le partite. I ragazzi hanno capito che ognuno di loro è importante: hanno giocato tutti, corrono per il compagno e non ci sono gelosie. Tutti vogliono centrare un unico grande obiettivo, questo è fondamentale: è un gruppo forte, amalgamato, che vuole stare insieme; questo mi fa ben sperare, perché qualsiasi giocatore si prenda in considerazione poi la domenica dà il meglio di sé”.
La risposta di Asti
Il Novara è primo nel girone A con 44 punti, a +8 dal Varese secondo. “Avevo detto – ha ricordato Marchionni – che la partita chiave era quella di Asti, perché era da tanto che non giocavamo e vedere i ragazzi interpretarla in questo modo è segnale di una grande risposta da parte loro. Ogni sfida da ora in poi avrà la sua chiave, se riuscissimo a vincerle tutte diventa poi inutile guardare gli altri. Dipende solo da noi, dalla voglia e dalla determinazione che ci metteremo, a prescindere da incontreremo: ci vuole rispetto per tutti, ma sono abituato prima a guardare in casa mia”.
“Chi mi dà più garanzie in allenamento – ha aggiunto l’allenatore – gioca. Bergamelli è stato fuori, toccherà ad un altro, è una questione di chiarezza con la squadra: sono tanti, sono tutti titolari, fin quando mi dimostrano che ci tengono e corrono per il Novara li prendo in considerazione e avranno la possibilità di giocare dal primo minuto. Chi si allena male si autoelimina da solo, ma ho la fortuna di avere giocatori che hanno un bel rapporto con me e riescono a tirar fuori il meglio di loro. Agostinone è recuperato dall’infortunio di domenica: in questo momento è fondamentale non perdere giocatori per lavorare tutti insieme, alzando il livello dell’allenamento per avere più scelte nel giorno della partita”.
“Se vedo qualcuno affaticato – ha continuato Marchionni – un cambio lo faccio, ma se mi dà certezza una squadra che ha giocato tre giorni prima non vedo nulla di male a riproporla. Devo vedere il campo e capire i momenti delle sfide, capendo con chi andare a giocare e che tipo di situazioni troveremo. Se bisogna cambiare tutti gli 11 in campo non ho problema a cambiarli, perché se vedo che gli altri mi danno le garanzie giuste li faccio giocare. Non è poi detto che le scelte che faccio siano giuste, perché a volte chi subentra ti fa vincere le partite”.
Un attacco vincente
La coppia offensiva Vuthaj-Alfiero sta dando grandi soddisfazioni a tutto l’ambiente. “Mi piace – ha detto l’allenatore – la convivenza tra i due nostri attaccanti. Sono due giocatori che danno sempre preoccupazioni alle difese avversarie, l’importante è che giochino per la squadra, per il bene del Novara. Finora hanno fatto tanti gol, è una fortuna avere questi giocatori. Senza dimenticare Pereira e Gyimah, quindi ho talmente tanti giocatori che chi mi dà più garanzie gioca, a prescindere dal nome, perché voglio arrivare all’obiettivo finale”.
Il calciomercato invernale del Novara
Il mercato invernale del Novara ha visto l’arrivo a gennaio del terzino destro Lorenzo Rocchetti, classe 2003 in prestito dalla Fiorentina, e dell’ala destra Derrick Gymiah, anche lui del 2003 in prestito dal Torino, mentre a dicembre era arrivato l’attaccante Vincenzo Alfiero, classe 1993 dal Bra. “Sono contento – ha commentato Marchionni – dei giocatori che abbiamo preso nel mercato invernale, li ho scelti e voluti insieme alla società, capendo quali profili potevano migliorarci. Dipenderà da loro, perché entrano in un gruppo forte e devono dare il loro contributo. I ragazzi nuovi hanno già la voglia di determinare, hanno capito la nostra mentalità. Vogliamo stupire, continuando a fare tanti gol e a non prenderli”.
Un movimento in uscita, invece, è stato quello che ha coinvolto il centrocampista Jacopo Scariano, classe 2003 girato in prestito alla Fiorentina. “Bisogna solo fargli i complimenti– ha detto il suo ex allenatore – perché è riuscito ad andare a giocare a Firenze: ci dispiace che abbia lasciato questo gruppo, ma siamo contenti per lui perché è un giocatore di prospettiva ora in una società forte ed esperta per far crescere i giovani. Ho detto ai ragazzi che in questa stagione con poco si può far tanto, questa è una dimostrazione. Jacopo è riuscito a fare 15 minuti con il Casale e ha avuto l’attenzione delle squadre. Sia ai più vecchi che ai più giovani dico che ogni partita può essere una chiave anche per il loro futuro”.
La partita contro il Borgosesia
La sfida di domani non è da prendere sottogamba. “Contro il Borgosesia – ha concluso Marchionni – sarà una partita tosta, perché è una buona squadra, ha concetti e vuole giocare a calcio. Ha fatto risultati importanti: domenica scorsa ha pareggiato con il Chieri che secondo me è un’ottima formazione. A prescindere da chi affronteremo, dipenderà dalla voglia e dalla determinazione che metteremo. Se il Novara gioca da Novara, avrà molte più probabilità di vincere le partite”.
Oggi, infine, sono stati resi noti i 23 giocatori convocati per la sfida di domani. Si tratta dei portieri Desjardins, Raspa e Taliento, dei difensori Amoabeng, Benassi, Bergamelli, Bonaccorsi, Pagliai, Rocchetti, Strumbo e Vimercati, dei centrocampisti Capano, Di Masi, Di Munno, Gymiah, Laaribi, Pagliolino e Tentoni, degli attaccanti Alfiero, Gonzalez, Pereira, Spina e Vuthaj.
A cura di Giacomo Grasselli