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NovaRomentin, arrestato il presidente Presta: l’accusa è di riciclaggio

La notizia ha scosso letteralmente l’ambiente della Novaromentin: arrestato Presta 

In casa NovaRomentin sono ore decisamente movimentate dopo l’arresto del presidente Guido Presta. L’accusa degli inquirenti nei confronti del massimo dirigente, secondo quanto si legge nelle note diffuse dall’AGI, è di riciclaggio.

A destare il sospetto è stata, soprattutto, l’improvvisa crescita della squadra, che in pochi anni è passata dalla seconda categoria alla possibilità di lottare per la promozione in Serie C. Una situazione che ha portato anche a un grande dispendio di risorse economiche in termini di ingaggi, ritenuti dalle autorità competenti ben superiori alla media rispetto a quanto avviene in genere per un club di quarta serie. Motivazioni che hanno quindi spinto i PM a richiedere accertamenti sui flussi finanziari del club.

Le analisi svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Gallarate hanno quindi portato alla luce un sistema di false fatturazioni per operazioni inesistenti, come specificato sempre dall’AGI, i cui proventi venivano poi impiegati proprio nella squadra. Corrispondono a circa 200mila euro le somme finite al centro dell’accusa di riciclaggio.

Nei confronti di Presta è stata pertanto eseguita, da parte della Squadra Mobile di Novara e dei finanzieri del Comando Provinciale di Varese, la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico. Mentre le prime perquisizioni hanno portato al sequestro di circa 3730 euro in contanti (molti con valuta estera) e un orologio di lusso.

Riciclaggio, ai domiciliari il presidente della NovaRomentin Guido Presta

Sempre secondo quanto si apprende dalla ricostruzione effettuata dall’AGI, già nello scorso mese di ottobre era scattata una maxi-inchiesta per frode fiscale proprio nei confronti di Presta e del fratello Ivan. Un’operazione che aveva portato al sequestro di ben novantacinque milioni di euro. Al centro delle indagini era finito anche il consigliere comunale Franco Caressa nonché dirigente della NovaRomentin. Poi le attenzioni degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara, supportati dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Novara, si sono spostate sul club citato.

A oggi la rosa è inoltre composta da calciatori provenienti da calciatori professionistici, che percepirebbero ingaggi decisamente elementi rispetto ai normali parametri di una società dilettantistica. Tra le misure disposte dalle autorità competenti c’è stato, quindi, anche l’immediato sequestro dei conti della società. Allo stato attuale, conclude l’AGI, risultano indagate anche altre 17 persone sempre per reati di natura finanziaria.