Novelli, il punto sulle pugliesi: “Barletta? Spero possa salvarsi”

Raffaele Novelli è tornato a parlare delle sue esperienze in Puglia e Basilicata, facendo una breve disamina sui momenti che stanno attraversando alcune delle sue ex squadre impegnate nel campionato di Serie D. L’allenatore salernitano si è espresso anche sulla difficile situazione del Brindisi, fresco di retrocessione in quarta serie esattamente un anno dopo la storica promozione tra i professionisti.

L’allenatore Raffaele Novelli – fonte foto: pagina Facebook Lamezia Terme

Novelli, il punto su Barletta e Manfredonia: “Spero che i biancorossi si salvino”

Ormai ex allenatore del Prato dopo l’esonero di metà gennaio, Raffaele Novelli ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta del Mezzogiorno: Esperienze in Puglia? Ho dei ricordi stupendi. A Manfredonia, anche se finì in anticipo, mi divertii molto, con una squadra di ragazzi che aveva tanto entusiasmo, in un girone A di C1 dove c’erano squadroni come Padova, Cremonese, Sassuolo”.

L’allenatore di Salerno ha poi ricordato la sua esperienza a Barletta, analizzando anche la situazione attuale dei biancorossi: Barletta? C’era un bel progetto messo su da Pavone, con idee. Poi qualcuno non ci ha creduto. Barletta è una piazza calda, spero possa superare questo momento critico e salvarsi in D”.

Dopo un anno il Brindisi sprofonda in D: “Grande dispiacere”

Dopo aver ripercorso la propria carriera durante l’intervista, l’allenatore ex Foggia, ha voluto dedicare alcune parole anche alla complicata annata del Brindisi, retrocesso in Serie D dopo la storica promozione conquistata nella scorsa stagione grazia ad una clamorosa rimonta ai danni della Cavese: Brindisi? Un dispiacere, per una piazza che ha tradizione”.

Novelli ha poi continuato sul momento dei biancoazzurri, che nonostante una retrocessione annunciata da settimane, continua ad onorare il campionato con il massimo sforzo: “La squadra ora è più libera mentalmente, lo dimostrano le ultime due vittorie. un plauso ai calciatori del Brindisi perché stanno dando un grande esempio di lealtà calcistica”.

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Andrea Delle Noci