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Oltrepò, “Gen Z” in rampa di lancio: così la salvezza è possibile | FOCUS

Foto profilo Facebook Oltrepò

L’Oltrepò, dopo un inizio di campionato molto complesso, ha intrapreso la strada giusta e ora sogna la salvezza

Nel girone A di serie D c’è una squadra che sta attraversando un periodo molto positivo. Si tratta dell’Oltrepò, una neopromossa che dopo un inizio di stagione complicatissimo ha finalmente trovato la retta via e ora si trova al tredicesimo posto della classifica con 20 punti. La squadra di Parolini ha collezionato 5 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte e lotterà fino alla fine per raggiungere una salvezza che all’inizio del torneo sembrava davvero complicata.

La squadra lombarda rappresenta davvero un unicum, non solo del girone A, ma probabilmente di tutta la Serie D. Si tratta infatti di una formazione che nel complesso ha un’età media bassissima, di appena 20 anni. Tante volte in Italia si sente dire che ai giovani non si danno possibilità e la giusta fiducia, ecco il caso Oltrepò ci mostra una splendida eccezione. Una squadra composta per l’appunto esclusivamente da “Gen Z”, ovvero tutti giocatori nati dopo il 2000. La rosa è tutta composta infatti da ragazzi nati tra il 2001 e il 2007.

L’Oltrepò è essa stessa una società estremamente giovane, rinasce infatti nell’estate del 2022 grazie alla fusione tra il Varzi e il Broni. Per due stagioni la squadra ha partecipato al girone A dell’eccellenza lombarda, mostrando fin da subito notevoli ambizioni. La prima stagione si conclude con un piazzamento play off, mentre la seconda culmina con la vittoria del campionato e la prima storica promozione in serie D. Ora l’obbiettivo è quello di difendere con tutte le forze possibili la quarta serie, sempre ovviamente investendo su giovani di belle speranze.

La filosofia del team pavese è davvero ammirevole e lungimirante. Nessuna spesa folle, ma tanta voglia di valorizzare giovani del territorio, prodotti in casa, ma anche ragazzi provenienti da società professionistiche o da altre realtà, dove per vari motivi, non sono riusciti a emergere e a mostrare le loro potenzialità. L’Oltrepò è dunque un’isola felice, un contesto in cui la pressione del risultato può essere messa da parte, a vantaggio della crescita sportiva e umana dei propri giocatori.

Un inizio difficilissimo, la ripresa e il sogno salvezza

I biancorossi hanno avuto un impatto davvero complicato con la nuova categoria. Nelle prime cinque giornate di campionato sono arrivate infatti altrettante sconfitte contro Lavagnese, Imperia, Novaromentin, Ligorna e Chisola. Chiaramente per una squadra così giovane e inesperta era normale poter mettere in conto delle difficoltà iniziali, soprattutto per il fatto che diverse squadre del girone hanno un’età media decisamente superiore all’Oltrepò.

Dalla sesta giornata però il rendimento dei lupi è decisamente cambiato. Il pareggio contro una delle squadre più accreditate alla vittoria finale come il Varese ha sicuramente dato a tutto l’ambiente una grande iniezione di fiducia. Soprattutto la squadra si è calata al meglio, dopo un periodo di adattamento, nella nuova categoria, mettendo in campo non solo le ottime qualità tecniche, ma anche agonismo, temperamento e malizia. Tutti ingredienti fondamentali per poter competere in serie D.

Tra le sesta e la sedicesima giornata l’Oltrepò ha collezionato 5 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta, contro la capolista Bra. Insomma un drastico cambio di passo rispetto alle prime cinque giornate. Risultati utili non solo in pesanti scontri diretti, come ad esempio contro Fossano, Chieri e Gozzano. Ma anche contro squadre costruite per lottare per le zone più nobili della classifica, come appunto Varese, Asti e Sanremese. I giovani biancorossi sono al momento una delle squadre più in forma di tutto il girone e non vogliono certamente fermarsi proprio adesso che il sogno salvezza sembra essere un risultato alla portata.

Foto profilo Facebook Oltrepò

Spatari, Cavalloti e Hrom: i ragazzini terribili

Tanti i giovani di buona prospettiva che si stanno mettendo in luce con la maglia biancorossa in questa stagione. Nel reparto offensivo non possono non essere menzionati quelli che fino ad ora sono i migliori marcatori della squadra. Alessio Spatari è un classe 2004 scuola Sampdoria. Dopo alcuni mesi a Sanremo lo scorso anno, in questa stagione sembra aver trovato l’ambiente più adatto a lui. Sono già 6 i gol messi a segno in campionato. Parliamo di un attaccante ben strutturato fisicamente, cinico sottoporta e bravo a dialogare con i compagni.

Gli altri due cannonieri della squadra sono Niccolò Cavallotti, classe 2002, nonché uno dei più esperti del gruppo, e Darian Hrom, classe 2004. Il primo è uno dei pochi superstiti della rosa che ha vinto il campionato di Eccellenza lo scorso anno ed è quindi uno degli uomini simbolo della squadra. Per lui già 5 gol in questo campionato. Il secondo è un ragazzo rumeno che l’Oltrepò ha prelevato quest’estate dal Ghiviborgo. Anche per lui già 5 centri in questa stagione, la maggior parte dei quali da subentrato nei secondi tempi.

Menzione d’onore, in ultimo, per Edoardo Maldini, nipote del grande Paolo. Si tratta di un classe 2006 cresciuto nei settori giovanili del Cimiano e dell’Ausonio. Successivamente passa nella Juniores Nazionale della Tritium. Ora per il giovane difensore ecco la prima opportunità nel calcio dei grandi, col sogno e l’obbiettivo di ripercorrere le grandi gesta dello zio Paolo.