Omolade trovato morto a Palermo: ex Torino e Treviso, fu “testimonial” contro il razzismo

Probabilmente un malore ha portato via Akeem Omolade Oluwuashegun, ex calciatore, che nel 2003 ha militato anche in Serie A con la maglia del Torino. Il trentanovenne nigeriano è stato ritrovato morto nella mattinata di oggi dentro la propria auto nella zona del mercato di Ballarò, a Palermo.

Non sono ancora chiare le cause della sua morte. Secondo i primi accertamenti, Omolade non avrebbe avuto alcun segno di violenza o lesioni esterne: è stata esclusa, quindi, la morte violenta. Saranno utili alle indagini le parole dei familiari, secondo i quali l’ex calciatore aveva accusato un dolore a una gamba e per questo motivo, negli ultimi giorni, si stava recando in ospedale per accertamenti.

La carriera di Omolade e l’episodio di Treviso

Omolade aveva iniziato la sua carriera nel mondo del calcio in Italia ad appena diciassette anni a Treviso, non appena arrivato dal Lagos. Attaccante, divenne famoso per un episodio di razzismo. Il 26 maggio 2001 era in corso una gara di Serie B. In campo, a Terni, la Ternana che ospitava appunto il Treviso.

Omolade, giovane diciottenne, entrò nel secondo tempo della gara con la maglia del Treviso. Qui circa una trentina di tifosi al seguito della squadra, ritirarono gli striscioni e insultarono il calciatore: non gradivano il colore della sua pelle. Così, nella giornata successiva tutti i giocatori del Treviso – compreso l’allenatore – entrarono in campo con la faccia dipinta di nero. Un modo per esprimere la solidarietà nei confronti di Omolade, un gesto che fece il giro del Paese in pochissimo tempo.

Successivamente era stato acquistato dal Torino. Il primo anno giocò con la Primavera, il secondo (2002/03) disputò anche 5 partite in Serie AS La sua carriera era proseguita in serie C con le maglie di Novara, Biellese, Reggiana, Gela, Barletta e Vibonese. Per poi proseguire tra i dilettanti siciliani del Mazara e del Ribera.

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Redazione