Re Ottavio IV: quarta promozione con la Sambenedettese per Palladini

Palladini si dimostra infallibile: quarta promozione sulla panchina della Sambenedettese per l’allenatore
Chiamatelo pure Re Ottavio III. Nell’ultimo turno di campionato la Sambenedettese ha battuto il Teramo al “Bonolis” e ha vinto il Girone F di Serie D conquistando l’aritmetica promozione in Serie C. Tanti gli artefici di questa stagione trionfale. Dal presidente Massi, a Eusepi a Kerjota, passando per Guadalupi, Gennari e Ursini, finendo con il condottiero della corazzata rossoblù, Ottavio Palladini.
Per Palladini si tratta del terzo campionato di Serie D vinto e della terza promozione in Serie C sulla panchina della Samb. Nelle ultime 3 promozioni in terza serie del club rossoblù è sempre stato lui l’allenatore. Con la Samb, Palladini vanta anche un campionato di Eccellenza (stagione 2009-2010) per un totale di 4 salti di categoria. La prima è arrivata nella stagione 2012-2013, in cui la Samb completò un incredibile rimonta ai danni del San Cesareo. La festa arrivò a Recanati in una sfida drammatica, al cardiopalma, contro i padroni di casa, che erano alla disperata caccia di punti per la salvezza. Il rigore di bomber Cristian Pazzi al 96esimo fece esplodere la gioia dei rossoblù e condannò la Recanatese alla retrocessione. In estate però la Figc revocò la promozione della Samb che fu costretta a ripartire dall’Eccellenza.
La seconda promozione arrivò nella stagione 2015-2016, la prima sotto la presidenza Fedeli, che dopo un avvio incerto decise di esonerare Loris Beoni e di affidare la panchina a Palladini. L’esperto allenatore sambenedettese risollevò la Samb che con una cavalcata inarrestabile vinse il campionato con 4 giornate di anticipo. Decisiva fu la vittoria casalinga sulla Jesina (2-1). Tra i protagonisti Mario Titone che in quella stagione visse una seconda giovinezza e segnò ben 19 gol.
Ora l’allenatore ha vinto un altro campionato dimostrandosi un’autentica garanzia, uno specialista di promozioni. Quello della Samb è stato un dominio incontrastato. Dopo un avvio con alti e bassi la svolta è arrivata nello scontro diretto contro L’Aquila, schiantato al “Riviera delle Palme” con un netto e clamoroso 5-0. Contro gli abruzzesi Palladini accantonò il solito 4-3-3 e schierò la Samb con il 4-4-2. I rossoblù msiero in mostra tutto il loro potenziale offensivo dando un’assoluta dimostrazione di forza. Da lì la Samb ha inanellato ben 10 vittorie consecutivo prendendo il largo in classifica mentre il popolo rossoblù cominciava già a sentire profumo di Serie C. Continuità, vittorie su vittorie, la bolgia del “Riviera delle Palme”: 3 costanti delle 3 promozioni targate Palladini.
La cavalcata della Sambenedettese di Palladini: la concretezza e il fattore “Riviera”
Già la bolgia del Riviera delle Palme… Un ruolo importante nella promozione della Samb lo ha avuto anche il pubblico rossoblù che ha fatto registrare numeri straordinari, impressionanti, da categoria superiore (contro il Chieti oltre 10mila spettatori). Palladini, che è sambenedettese doc, conosce benissimo il calore, la passione e l’entusiasmo di San Benedetto, una città che vive di mare e di calcio e sa quanto possano incidere un supporto, una carica del genere. Dopo la sfida con il Sora l’allenatore ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere i nostri tifosi, ci danno sempre una grossa mano e dobbiamo raggiungere l’obiettivo insieme a loro”. Palladini ha mantenuto la promessa e ora può godersi la festa in mezzo alla sua gente.
Palladini ha plasmato una squadra pratica e concreta: solida in difesa (i rossoblù hanno subito solo 17 gol, miglior retroguardia del campionato) e micidiale davanti grazie alle grandi individualità (attacco più prolifico del Girone F con 56 gol). La Samb si è dimostrata una squadra esperta, matura, cinica e spietata, abile a gestire e a colpire al momento giusto. Le caratteristiche che solitamente hanno le squadre vincenti. L’allenatore è stato abile a tirare fuori il meglio da tutti e a sfruttare al massimo una rosa lunga, extra large. Poche squadre potevano contare in panchina giocatori del calibro di Fabbrini, Baldassi e Sbaffo, che quando chiamati in causa hanno dato il loro contributo.

La carriera di Palladini, profeta in patria
Dopo la doppia, trionfale esperienza alla Sambenedettese, Palladini riparte proprio dal Teramo. L’allenatore torna in Abruzzo, terra che lo aveva visto protagonista da calciatore con il Pescara, l’altra squadra a cui ha legato principalmente la sua carriera oltre a quella della Samb. Quella con i biancorossi però è un’esperienza negativa per Palladini, che dopo 14 giornate viene esonerato. Nel luglio successivo accetta l’offerta dell’ambiziosa Vastese ma la sua parentesi all’ ”Aragona” dura solo 6 partite.
Nel 2021 torna in panchina, al Porto Sant’Elpidio, in quel momento penultimo in classifica in Serie D con una situazione di classifica praticamente compromessa. L’allenatore non riesce a evitare la retrocessione in Eccellenza dei biancazzurri che nelle stagioni successive retrocedono anche in Promozione. Nello scorso Giugno ecco la chiamata a sorpresa del presidente Massi che dopo la delusione per il campionato perso nel testa a testa con il Campobasso decide di affidarsi sull’usato sicuro Palladini, puntando sull’esperienza e sul DNA sambenedettese dell’allenatore. Dalla Promozione alla…promozione in Serie C. Un’occasione insperata che Palladini ha colto al volo e ha sfruttato benissimo riscrivendo nuovamente la storia del club rossoblù.