Tra gioia e sofferenza la Paganese di Massimo Agovino torna a vincere dopo il ko con il Manfredonia. Basta un gol ai campani per trovare la luce in fondo al tunnel. L’allenatore dei padroni di casa si dichiara orgoglioso dei suoi ragazzi ma pensa già al futuro. Non bisogna mollare adesso che le partite saranno sempre più difficili. Ecco le sue parole.
“Vi confesso che ero spaventato. Poi i ragazzi hanno fatto una grande partita e sono contento di come abbiano gestito le difficoltà“. Esordisce così Massimo Agovino nella conferenza post partita di Paganese-Bitonto.
“Era una partita difficile. Purtroppo noi arrivavamo dalla brutta sfida di Manfredonia. Oggi infatti andavamo alla ricerca dei tre punti senza se e senza ma e l’abbiamo fatto contro una squadra ostica. Da qui in avanti ci saranno solo partite difficili. Non aspettatevi che asfalteremo sempre gli avversari anche perché noi non siamo il Real Madrid, lo dico dal 27 luglio”.
Forti emozioni anche per l’allenatore che ha avuto una piccola discussione in campo al termine del match: “Ammonizione? In panchina bisogna stare più sereni, però io la serenità la conosco poco. Vivo le partite forse in maniera sbagliata. Ci siamo detti delle cose ma poi ci siamo abbracciati subito dopo“.
“Era difficile giocare perché nel primo tempo eravamo diciotto giocatori nella metà campo avversaria. Loro infatti difendevano tutti dietro la linea della palla. La squadra è rimasta equilibrata e ha sofferto. Per far scendere in campo un tridente esperto ho dovuto fare dei cambi forzati e mettere un under in più in fascia. Ogni tanto bisogna anche far rifiatare alcuni giocatori“.
Le sostituzioni però hanno fatto la differenza: “Quando è entrato Antonio (Orefice, ndr) ci siamo sbloccati. Mi ha fatto piacere che sia entrato e abbia segnato subito. Ricordatevi che c’è sempre un dio sportivo. Lui è entrato in campo nel suo peggior momento sportivo e ha fatto gol. Dopo i rigori sbagliati, i gol mancati, dio ha voluto questo. Adesso spero che riesca a vedere un futuro più chiaro“.