C’è fibrillazione nel girone G di Serie D: Paganese e Casertana sono state deferite dalla Procura Federale per una presunta combine risalente alla stagione 2015/2016, quando entrambe le squadre erano in Serie C. Sarà il Tribunale Federale Nazionale nelle prossime settimane a decidere le sorti delle due squadre.
Le partite sotto la lente di ingrandimento sono quelle giocate all’epoca contro l’ACR Messina (non l’attuale società ma quella precedente che, nel frattempo, è scomparsa dal panorama sportivo nazionale). Un caso controverso che lascia spazio a diverse ipotesi e che potrebbe cambiare l’esito dei campionati in corso. Va specificato come tutti gli imputati in questa delicata vicenda siano già stati assolti dalla giustizia ordinaria ma la Giustizia Sportiva ha deciso comunque di approfondire il caso, forte di “nuovi elementi acquisti”. Le due società, tuttavia, si dicono serene e sicure che non ci saranno conseguenze. Intanto, incombe il processo.
L’accusa avrebbe richiesto la retrocessione all’ultimo posto per la Paganese che al momento guida la classifica nel girone G. Per quanto riguarda la Casertana, invece, la società del Presidente D’Agostino rischierebbe “solo punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso”. Una prima udienza del Tribunale Federale Sezione Disciplinare è fissata il 27 aprile.
Come specificato nel deferimento, l’udienza presso il Tribunale Federale-Sezione disciplinare è fissata per il 27 aprile. Nel mirino degli inquirenti ci sono le gare disputate dall’ACR Messina contro la Casertana, giocata il 21 dicembre del 2015 (finita 4-1 per i rossoblù) e contro la Paganese il 14 febbraio 2016 (2-2) oltre ad altri due incontri disputati dai siciliani in quella stagione, con Martina e Benevento.
A fronte della registrazione di flussi anomali di scommesse sui risultati di quelle gare, partì l’inchiesta della Procura della Repubblica di Messina. Lo scorso 4 aprile il processo penale per frode sportiva a carico di 17 imputati si è concluso con l’assoluzione. All’epoca dei fatti la Guardia di Finanza di Messina acquisì un’imponente mole probatoria con intercettazioni telefoniche, sequestri ed audizioni dei soggetti coinvolti. Materiale sufficiente, secondo gli inquirenti della FIGC, per procedere comunque dinanzi al Tribunale Federale.
La posizione più complicata risulta quella della Paganese: la Procura Federale avrebbe richiesto la retrocessione all’ultimo posto in classifica o l’esclusione dal campionato di competenza. Tra i soggetti indagati al momento dell’apertura del procedimento c’erano Arturo Di Napoli (ai tempi allenatore della formazione azzurrostellata) e all’attuale portiere del Verona Alessandro Berardi. Figurano anche il DS della Paganese Cosimo D’Eboli e Gianluca Grassadonia. Anche loro sono stati deferiti dalla Procura Federale. Se ne saprà di più tra qualche giorno.
Molti i club di Serie D interessati alla questione in ottica riammissione e ripescaggi dal momento che, in caso di retrocessione della Paganese, potrebbe riaprirsi la strada ad una riammissione in Lega Pro. Mentre per quanto riguarda la Casertana un’eventuale condanna (o semplice sanzione) rischierebbe di estrometterla dalla corsa al ripescaggio, non previsto per le squadre coinvolte in procedimenti per illeciti sportivi.