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Paganese, De Felice: “Siamo i più forti: la Serie C è possibile”

La consapevolezza di essere più forti a volte può aiutare, a volte no. Quando si è in alto in classifica bisogna sempre toccare le corde giuste, perché ogni piccolo sbaglio può costar caro. La Paganese lo sa, e finora le cose sono sempre andate per il verso giusto. Anche quando sembravano andar male.

La squadra è rimasta unita, la piazza non ha mai protestato ed è sempre stata al fianco del club. Ecco, squadra e tifoseria: un connubio perfetto che si è venuto a creare in questa stagione a Pagani. Ed infatti i risultati parlano chiaro. Prima posizione in classifica nel girone G di Serie D, a pari merito con il Sorrento, 13 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. La Serie C è un sogno alla portata, e ce lo conferma proprio uno dei protagonisti di questa splendida cavalcata, Francesco De Felice, intervistato da SerieD24.com.

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De Felice: “Siamo la squadra più forte del girone. E’ l’anno del mio riscatto”

Nella scorsa giornata la Paganese, dopo due sconfitte consecutive, ha ritrovato la vittoria in casa contro il Portici grazie ad un rotondo 3-0. “Ci voleva – esclama De Felice Dopo due sconfitte consecutive abbiamo ritrovato la vittoria“. Neanche il tempo di iniziare e Francesco puntualizza un concetto: “Siamo una squadra forte, secondo me la migliore del girone. E dopo tutto quello che abbiamo passato contro il Portici ci volevano i tre punti. Nove vittorie di fila, poi abbiamo avuto questo sbandamento e finalmente abbiamo ritrovato la serenità“.

Serenità che ha ritrovato lui dopo stagioni altalenanti con Acireale e Trapani: “Io devo ringraziare il direttore D’Eboli e l’allenatore Giampà che mi hanno voluto fortemente. Mi sto trovando bene, la squadra è forte. Il gruppo è fantastico, ci vogliamo tutti bene e non c’è gelosia tra di noi. Remiamo tutti verso un solo obiettivo“.

Quale? Facile intuirlo. Ma andiamo per gradi, perché è ancora lunga per arrivare alla meta. Di certo: Il mercato di dicembre ha migliorato la rosa – conferma De Felice -. Proprio per lo spogliatoio sono arrivati giocatori molto importanti, come Maggio, Sicurella, Faiello. Tutti coloro che sono arrivati hanno portato serenità e allegria, cosa che prima non c’era. Ora andiamo a vele spianate“. La svolta per la Paganese, dunque, è arrivata dai regali di Natale della società.

“La vittoria è abbordabile. Futuro? Mi vedo ancora a Pagani”

Oooo, la Paganese lalalala“, questo è il coro che accompagna tutta la squadra verso l’obiettivo. Uno solo, la Serie C. Per questo, il dodicesimo uomo per i ragazzi di Giampà sono proprio loro, i tifosi: “Ci sono sempre vicino. Sono tifosi calorosissimi e anche nel periodo buio ci hanno sempre supportato. Penso che dopo Catania la nostra è una delle tifoserie più calorose. Anche quando non riuscivamo a vincere non si sono mai tirati indietro, mai una parola fuori posto e ci hanno incitato sempre, ed i risultati l’hanno ripagati“.

I tifosi, la città e lo spogliatoio. Francesco De Felice ha trovato la sua isola felice proprio nel momento dove ne aveva più bisogno: “Per me questo era un anno di riscatto. Dopo un’annata del genere a Trapani dove ho avuto alti e bassi. Lo scorso anno ho ricevuto anche cori durante una partita contro me stesso dai tifosi. Invece di incitarti ti vanno contro. Non è proprio il massimo. Questa stagione è proprio perfetta per la mia rivincita e la sto ottenendo.

“Anche il prossimo anno mi vedo a Pagani”

Punto e a capo. Il passato è alle spalle, il futuro è ancora tutto da vivere… e soprattutto a Pagani: “Mi vedo anche il prossimo anno a Pagani. Coronare il sogno di tutti e rimanere qui sarebbe fantastico. Noi siamo la squadra più forte, non la più attrezzata perché forse c’è un’altra squadra che numericamente è superiore a noi, ma come forza di gruppo e tecnica siamo superiori a tutti. La vittoria del campionato è molto abbordabile“.

De Felice è consapevole e quel sogno di tutti si può realizzare. Ma ci sono ancora dieci partite, tutte da giocare al massimo: “Ora c’è l’Ilva Maddalena, mancano dieci partite e sono tutte importanti. Anche durante la settimana non pensiamo mai al futuro, ma partita dopo partita per vincerle tutte“.

A cura di Diego Sarti