“Il calcio è stato stravolto. Non si possono fare due pesi e due misure” esordisce Filippo Raiola. Il Direttore della Paganese, a meno di ventiquattro ore dalla finale playoff – a porte chiuse – con la Casertana, vuole fare il punto della situazione.
“Ho assistito all’Arechi di Salerno, alla partita Salernitana-Napoli. Probabilmente ero il solo tifoso del Napoli presente in tribuna – afferma Raiola – .E’ stata giocata una partita con soli tifosi della Salernitana. Io sono di Torre del Greco. Non voglio andare a favore del sindaco di Pagani, il quale ha fatto di tutto per cercare di far fare questa partita a porte aperte. Sento in giro che la società su questo provvedimento e rimasta inerme. Non è vero”. Conclude il Direttore della Paganese, impegnata nel girone G di Serie D.
Il Direttore menziona poi diversi casi. “Io voglio capire, Pagani che deve fare per cancellare quello che è successo?” Prosegue, con tono rabbioso. “In un Paganese-Savoia, fu disposto che i tifosi ospiti non potevano venire ad assistere alla loro squadra del cuore. I tifosi delle due squadre hanno visto la partita insieme nei distinti. Cosa è successo? Niente. Adesso basta. Non è possibile che noi facciamo spese e alla fine togliamo la gioia a quelle persone che aspettano la domenica per vedere la partita”.
Ecco quindi, in conclusione, il messaggio lanciato alla sua gente. “Io non faccio come qualcuno che giudica chi ha giocato bene o no. Non ho tempo per fare questo. Domani se perdo, mi ‘devono passare addosso’. Non posso giudicare gli altri. Probabilmente, non pensando agli altri sono arrivato a 20’ dalla vittoria del campionato. Non ci siamo riusciti. Il tema non è il calcio, ma i tifosi. Ancora una volta hanno dimostrato che vogliono tifare per la loro squadra. Non è stato possibile”.
“Io vi chiedo una cosa. Non cadiamo nei tranelli. Se dobbiamo vincere, vinceremo e ci sarà tempo per toglierci qualche soddisfazione. Io, così come tutta la società, non abbiamo mai giudicato nessuno. Cosa che invece, è stata fatta nei nostri confronti”.